decreto 'Cura Italia'

Garante privacy ed Agcom di nuovo prorogati. Intanto Martusciello si è dimesso. Nicita ritira le dimissioni

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Fino a quando gli attuali vertici resteranno alla guida delle due Authority? Fino a un massimo di 60 giorni dalla fine dell'emergenza da COVID-19. In Agcom si è dimesso il Commissario Antonio Martusciello, mentre il Commissario Antonio Nicita le ha ritirate oggi. A Key4biz ha detto: “Su richiesta del presidente Cardani le ho ritirate per senso di responsabilità in questa emergenza”.

È scattata la terza proroga per Agcom e Garante privacy. Lo prevede il decreto-legge ‘Cura Italia’approvato ieri dal Consiglio dei ministri. Fino a quando gli attuali vertici resteranno alla guida delle due Authority?

Il mandato può durare al massimo fino a 2 mesi dalla fine dell’emergenza Covid-19

“La proroga del mandato dei componenti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e del Garante per la protezione dei dati personali fino a non oltre i 60 giorni successivi alla data di cessazione dello stato di emergenza legato al coronavirus”, questa scadenza prevede il decreto-legge.

Garante privacy

Per quanto riguarda il Garante privacy l’ennesima proroga non cambia nulla, perché l’Autorità continua ad essere guidata da Antonello Soro e nessuno membro del Collegio si è dimesso prima della fine del mandato. Ed anche se in regime di prorogatio, il Garante privacy sanziona duramente le violazioni del GDPR, come avvenuto nei confronti di Eni Gas e Luce (11,5 milioni) e di TIM (oltre 28 milioni)

Agcom

Invece in Agcom si è dimesso il Commissario Antonio Martusciello, “un’Istituzione alla quale ho dedicato 10 anni di vita professionale”, ci ha detto in questa intervista, mentre il Commissario Antonio Nicita, nei giorni scorsi, ha dichiarato la volontà di rassegnare le dimissioni mentre oggi le ha ritirate, così il Consiglio ha preso atto della sua volontà di proseguire il mandato.

Nicita ha detto a Key4biz: “Il presidente Cardani mi ha chiesto, data la situazione di emergenza, di restare a dare il mio contributo in un momento in cui Agcom deve vigilare su settori cruciali”.


Il mese scorso il Consiglio dell’Agcom ha accertato il mancato rispetto da parte di Rai dei principi di indipendenza, imparzialità e pluralismo e ha sanzionato l’azienda con 1,5 milioni di euro.