Esclusiva

‘Il futuro è in rete, parola di Chief Evangelist’. Intervista a Vinton Cerf (Google)

di Elena Noseda |

Intervista esclusiva a Vinton Cerf, Chief Internet Evangelist di Google: fra i padri di Internet, racconta la sua vision sulla Governance della Rete, indicando i trend che segneranno il futuro del web.

 


Mountain View, 30 settembre 2014. Pioniere della rete, Vinton Cerf è considerato uno dei padri fondatori di Internet (scheda). Erano gli anni ’70 quando diede vita, insieme a Bob Kahn, al protocollo TCP/IP e alla rete così come la conosciamo oggi. Dal 2005 ricopre il ruolo di Chief Internet Evangelist di Google dove lavora sui progetti più ambiziosi della multinazionale.

La sua dedizione alla causa per sostenere una rete aperta e le sue competenze professionali non sono da meno rispetto alla sua gentilezza ed all’estrema disponibilità, qualità emerse durante il nostro incontro nella sede di Google a Mountain View, durante il quale ha raccontato di sé e della sua idea di Internet.

Key4biz. Chief Internet Evangelist di Google non è un titolo che passa inosservato. Come sono le sue giornate lavorative?

Vinton Cerf. Le mie giornate a Google non sono mai uguali. Viaggio molto ed impegno il mio tempo in diversi settori: primo fra tutti quello della ricerca. Qui a Google, non esistono confini netti tra dipartimenti e agenda delle ricerche: fluida ed interdisciplinare, coinvolge tutte le sfere della società, Sales and Marketing, Operations, Enjeneering e cosí via. Questo garantisce un continuo emergere e scambio di informazioni che trovano terreno fertile nelle applicazioni per le due principali categorie di clienti di Google: advertisers (che usufruiscono di servizi a pagamento) e users (che usufruiscono di servizi gratuiti: gmail, Google Docs, translations ecc).

Key4biz. Lei è considerato uno dei padri fondatori di Internet. Cosa implica tutto ciò nella sua vita di tutti i giorni?

Vinton Cerf. E’ vero, una parte importante del mio lavoro chiama in causa il mio ruolo di padre fondatore di Internet, e riguarda le policies ad essa applicabili. Per spiegare esattamente di cosa si tratta è però necessario fare un salto indietro nel tempo.

Key4biz. Certo, racconti.

Vinton Cerf. Quando ho lavorato al primo protocollo TCP/IP e ai primi esperimenti di rete, ne palpavo le potenzialità, ma di certo non immaginavo che qualche anno dopo persone come Steve Jobs, ne avrebbero potenziato l’uso in maniera tanto rivoluzionaria, con la creazione ad esempio, dell’iPhone.

Key4biz. Com’è cambiata la rete in questi anni?

Vinton Cerf. L’uso dei computer, ma soprattutto l’ingresso nel mercato mondiale degli smarthphone ha infatti incrementato vertiginosamente l’accesso alla Rete e questo ha portato con sé grandi benefici per la società globale, ma anche enormi problematiche, con cui tutti noi dobbiamo confrontarci quotidianamente. Se da un lato della medaglia troviamo un preziosissimo accesso libero (o quasi libero) alle informazioni e la loro condivisione, dall’altra parte è presente un lato oscuro fatto di hacking, furto di identità, frodi, pirateria e molti altri abusi cibernetici. Per questo motivo, partecipo ai principali dibattiti al riguardo e questo avveniva anche prima di ricoprire l’attuale ruolo a Google.

Key4biz. Quali sono i luoghi istituzionali dove si dibatte della rete?

Vinton Cerf. Il World Summit on the Information Society (WSIS), istituito dall’ONU, è stato il primo luogo di incontro capace di riunire le voci e gli interessi più diversi nel tentativo di delineare più concretamente il termine “Società dell’informazione”. Il World Summit on the Information Society (WSIS) avvenuto in due fasi, prima a Ginevra nel 2003 e poi a Tunisi nel 2005, ha visto la partecipazione di rappresentanti governativi, ministeriali, nomi accademici più prestigiosi, organizzazioni internazionali fino ad esponenti del business di livello mondiale.

Key4biz. Cosa emerse dal primo Summit mondiale dell’Information Society del 2003 a Ginevra in termini di Governance della rete?

Vinton Cerf. Durante il Summit, tutti concordarono sul fatto che Internet avesse un ruolo predominante e che fosse necessaria una definizione chiara e comune sui temi emergenti ad essa collegati. Però non si riuscì a raggiungere una visione ed un accordo condivisi. Del resto, le diverse parti chiamate in causa erano e sono tutt’ora mosse da responsabilità e interessi anche diametralmente opposti. Da una parte, il comitato scientifico, sostenitore della rete aperta e assolutamente decentralizzata, come per sua natura d’origine, dall’altra i rappresentanti governativi inclini ad una centralizzazione per garantirne un maggior controllo.

Key4biz.  Come si concluse il Summit?

Vinton Cerf. Di fatto, l’accordo sulla governance della rete non venne mai raggiunto. Al Summit fece seguito l’Internet Governance Forum, un forum multilaterale annuale, in cui tutt’oggi vengono discussi i problemi e i molteplici argomenti riguardanti la Internet Governance.

Key4biz. In tutto questo si inserisce il ruolo centrale degli Usa nella gestione del web.

Vinton Cerf. Il ruolo degli Stati Uniti, in quanto paese nativo di internet e paese ospitante di ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), l’ente che gestisce il DNS (Domain Name System), è sempre stato motivo di numerose polemiche. Prima fra tutte, il contratto che lega ICANN alla NTIA (National Telecommunication and Information Administration), l’agenzia esecutiva del Dipartimento di Commercio statunitense, che serve a controllarne l’onestà operativa e che per molti sembra influire troppo sulla gestione della Rete.

Key4biz. Un punto caldo per lei, che è stato fondatore e presidente di ICANN e che chiaramente ne sente ancora viva l’esperienza.

Vinton Cerf. La questione ha ripreso fervore negli ultimi mesi ed esattamente a marzo del 2014, con la dichiarazione da parte della NTIA di sciogliere il proprio legame con ICANN a favore di un’entità multi stakeholder globale, che ne possa prendere il posto. Una notizia senz’altro importante anche alla luce del recente scandalo del Datagate e delle successive richieste della Commissione Europea, che mi hanno portato a trascorrere alcuni mesi a Londra.

Key4biz. Di cosa si è occupato per conto di Google durante la sua recente permanenza a Londra?

Vinton Cerf. Avrà sentito parlare della stretta da parte della Commissione Europea sulle privacy policies di Google. Un problema quello del trasferimento dati oltreoceano) che ha suscitato una discreta polemica. Ho cercato, tramite la mia esperienza e il mio ruolo, di fare luce sulle questioni cruciali relative alla condivisione di dati con le agenzie di sicurezza come ad esempio la National Security Agency (NSA) statunitense. La richiesta fondamentalmente avviene per lo più su ordine dei tribunali e a questo proposito ho voluto chiarire le inesattezze emerse sulla questione, perché Google, di fatto, non fa altro che attenersi a ciò che é richiesto dalla legge (anche se la materia è ancora molto dibattuta, visto che lo spazio online e le regole ad esso attribuibili sono ancora di difficile definizione ndr). Tuttavia, per evitare ulteriori tensioni (e probabilmente per allinearsi all’accordo Safe Harbor ndr) abbiamo intrapreso una serie di interventi per assicurare il passaggio criptato dei dati. Un’operazione delicata, ma necessaria.

Key4biz. Un ruolo complesso il suo, con molti risvolti diplomatici. Essere un ‘evangelist’ significa questo?

Vinton Cerf. Anche questo, ma c’è dell’altro. La mia più grande responsabilità a Google è di facilitare e supportare la costruzione di infrastrutture che favoriscano la distribuzione della rete a livello globale. La mia agenda è fitta di incontri universitari, ma soprattutto governativi e ministeriali. Non ci crederà, ma spesso questo tipo di interventi non è visto in maniera positiva. Mi trovo spesso a dover spiegare l’enorme impatto che l’implementazione della rete può avere sull’economia e come questo possa dare un forte contributo alla crescita di un paese. Cose che potrebbero sembrare scontate al giorno d’oggi, ma che purtroppo non lo sono affatto. Seguo inoltre alcune delle attività sperimentali più interessanti di Google, tra cui il progetto ‘Big giga bit speed network’, la collaborazione (in seguito ad un ingente investimento) con O3B, un operatore globale di connessione broadband su modello satellitare, il progetto Baloons e la recente acquisizione di Titan Aerospace, una startup che produce droni e che secondo Google potrebbe essere una valida alternativa per ampliare ed assicurare i punti di accesso alla rete.

Key4biz. Cosa pensa sulla censura di Internet in diversi paesi?

Vinton Cerf. Il libero accesso alle informazioni e la loro condivisione non può essere un male e tutti i governi dovrebbero essere in grado di sedersi ai tavoli comuni per trovare le soluzioni necessarie a garantire l’accesso e lo sviluppo di un mezzo tanto rivoluzionario. Inoltre, ogni fase della società, nel corso della storia, ha dovuto affrontare dei cambiamenti tecnologici, assimilandoli più o meno velocemente, ma comunque, assimilandoli. Dalla scrittura, al telegrafo, al telefono, alla radio, passando per la televisione, il mondo è stato da sempre attraversato da invenzioni che ne hanno determinato l’evoluzione, mettendolo al tempo stesso di fronte a cambiamenti molto intensi.

Key4biz. Nicholas Negroponte, fondatore del MIT Media Lab, scommette su un futuro in cui basterà ingerire una pillola per assimilare informazioni o imparare una nuova lingua. Cosa ne pensa?

Vinton Cerf. Provocatorio direi. Ma se le dovessi dare io un’opinione su cosa ci aspetta in un probabile futuro prossimo direi: assistenza intelligente, Internet of Things, collaborazione online, realtà aumentata e monitoraggio costante del nostro corpo e dell’ambiente circostante, attraverso nuovi ed avanzati dispositivi tecnologici che potranno interconnettersi grazie alle nuove distribuzioni della Rete. Queste sono con grande probabilità, le parole chiave dei prossimi anni attraverso cui Internet troverà nuovi sbocchi.

Key4biz. Che impatto avranno novità tecnologiche come Google Glass, smartwatch e wearable?

Vinton Cerf. È possibile che presto la società veda l’ingresso di nuovi dispositivi, costantemente connessi ad internet e comunicanti tra loro, presenti ovunque: nelle case, nelle macchine, al lavoro, sul e nel nostro corpo. Le capacità dei computer sono in continua crescita e i nuovi hardware, sempre più piccoli e indossabili ci permetteranno l’uso di applicazioni intelligenti capaci di svolgere i più svariati compiti.

Key4biz. Quali sono i trend tecnologici del futuro?

Vinton Cerf. Prendiamo l’esempio di Google Translate. Di certo c’e ancora molta strada da fare per questo prodotto (non sempre i risultati sono accurati ndr), ma proviamo ad immaginare un futuro in cui le traduzioni avvengono in tempo reale e sono alla portata di tutti in ogni momento ed in ogni luogo. La vita dell’uomo, verrà sollevata dallo svolgere mansioni su cui i computer saranno altamente performanti mentre al tempo stesso, le nuove applicazioni ed il monitoraggio costante del nostro corpo e dell’ambiente a noi circostante ci permetteranno di beneficiare di una migliore qualità della vita.

Key4biz. Come cambierà la nostra vita quotidiana?

Vinton Cerf. La quotidianità, insomma, sarà lentamente pervasa dall’assistenza computerizzata e tramite la rete e la standardizzazione dei parametri di dialogo tra dispositivi, potremo vivere in un mondo ancora più fluido ed interconnesso. Il cloud computing continuerà ad evolversi, cosi come le nuove tecnologie di storage. I sistemi di assistenza intelligente adopereranno la realtà aumentata per mostrarci informazioni sul mondo che ci circonda. Le “smart cities” diverranno la norma. Internet sarà sempre più presente. Per questo è necessario portare avanti le questioni di Governance ed educare il mondo all’uso di Internet.