Dematerializzazione

Fisco online: in 20 anni archiviati 2 miliardi di documenti telematici, salvati 125 mila alberi

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Nel 2019, al primo posto ci sono le “Certificazioni uniche”, con 71 milioni di documenti inviati per via telematica. A seguire, i modelli F24, che sfiorano i 44 milioni, e i modelli 730, 16 milioni. Quarte le dichiarazioni annuali Iva, che raggiungono i 5 milioni. Risparmiati fino a 1,3 milioni di fogli di carta al giorno.

Meno carta, più digitale, alla fine degli anni ’90 del secolo scorso questo era il mantra dominante. Risparmiare carta grazie al digitale avrebbe evitato il taglio di molti alberi e infatti in Italia, negli ultimi 20 anni, l’Agenzia delle Entrate ha archiviato quasi 2 miliardi di documenti inviati per via telematica, con il risultato di aver salvato circa 125.000 alberi.

L’F24 è il modello che viaggia di più online, 496 milioni quelli compilati e inviati, secondo dati diffusi da Fisco Online. Al secondo posto le “Certificazioni uniche”, 350 milioni, eredi del vecchio Cud, e al terzo, il modello 730, con 299 milioni di dichiarazioni trasmesse in formato file.
E’ l’effetto combinato dell’iniziativa zero-carta lanciata dalle Entrate dall’inizio della sua storia e oggi simboleggiata da un archivio telematico fiscale che raccoglie 2 miliardi di documenti digitalizzati ovvero, stoccati in versione file. Documenti – si legge nel commento ai dati – che da anni viaggiano giornalmente dai pc dei contribuenti e degli intermediari abilitati, più di 300 mila professionisti, diretti sui server della Sogei passando per le due autostrade telematiche, o grandi portali del fisco 2.0, gestiti dall’Agenzia, ovvero Entratel e Fisconline, due canali di invio, il primo professionale, il secondo in modalità «fai-da-te» ritagliato per le esigenze dei cittadini”.  

Il 2019 volge al termine e si prepara al rush finale per l’invio e la trasmissione di dati e documenti fiscali e “a metà novembre siamo già oltre i 157 milioni di modelli, dati, documenti e profili fiscali che hanno viaggiato su Entratel dai pc e dalle scrivanie di contribuenti/professionisti in direzione dei pc delle Entrate”.
In testa, nell’anno in corso, troviamo le “Certificazioni uniche”, 71 milioni. A seguire, i modelli F24, che sfiorano i 44 milioni, e i modelli 730, 16 milioni. Quarte le dichiarazioni annuali Iva, che raggiungono i 5 milioni.

Secondo stime del Wwf, da ogni albero si ricavano all’incirca 80.000 fogli di carta. La dematerializzazione dei documenti in questo caso fiscali, ha consentito all’Agenzia delle Entrate di determinare nel corso degli anni un risparmio, contabilizzabile sotto il profilo puramente ambientale nel mancato abbattimento, di almeno 125 mila alberi (partendo dal presupposto, che ogni documento inviato in formato file ha, in media, la lunghezza di 5 fogli cartacei).

L’uso del fisco telematico, inoltre, ha ad oggi determinato il risparmio ambientale oscillante tra i 270 mila, stima minima, e 1,3 milioni di fogli al giorno: “la conservazione e preservazione di più di 3 alberi al giorno, che diventano 16 qualora si considerasse la grandezza media, in fogli, dei documenti giornalmente inviati”, è spiegato su Fisco Online.
Un ottimo risultato, “se si considera che il settore fiscale, allargato alle imprese assicurative, ai commercialisti e ai tributaristi, sempre stando allo studio Ceris-Cnr per Wave Group e InfoCert, costituisce un settore che consuma circa 3,1 miliardi di pagine annue, per circa 12.000 tonnellate di carta e 26.000 mq di superficie occupata per l’archiviazione dei documenti”.