La tendenza

Facebook sempre più in voga tra gli over 65

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Gli inserzionisti, inizialmente spaventati, stanno cominciando a fiutare i vantaggi di questo nuovo trend, anche perché spesso gli over 65 (almeno in Italia, ma non solo) possiedono un reddito più elevato dei 20-35enni.

Si è parlato molto, nei giorni scorsi, di Anna Stoehr, arzilla nonnetta del Minnesota che alla veneranda età di 114 anni è la più anziana tra gli utenti Facebook (per iscriversi, tra l’altro, ha anche mentito sull’età, visto che l’età ‘massima’ per poter creare il proprio profilo sul social è 99 anni).

La signora Stoher, comunque, è in buona compagnia visto che sono sempre più numerosi gli over 65 che frequentano Facebook, chi per guardare le foto dei nipotini, chi per tenersi aggiornato sui proprio interessi, dalla cucina al golf.

Secondo un’indagine del Pew Research Internet Project, poco meno della metà degli over 65 che navigano in internet ha un profilo Facebook, rispetto ai tre quarti delle popolazione online complessiva.

Molto più limitata, invece, è la frequentazione di altri social network come Twitter o Instagram. Tantissimi over 65 non hanno mai neanche sentito nominare Snapchat o WhatsApp, ma conoscono Facebook e lo considerano come uno strumento molto utile per riprendere i contatti coi vecchi amici o per guardare le foto dei nipotini lontani.

Non a caso, tantissimi adolescenti stanno ‘fuggendo’ da Facebook proprio perché in giro ci sono troppi ‘adulti’: dal 2011 a febbraio di quest’anno, sono tre milioni gli under 25 che hanno abbandonato il social network alla volta di nuovi lidi digitali (tra i nomi più gettonati ci sono Vine, WeChat, WhatsApp, Instagram, Line e Snapchat, senza dimenticare Twitter, Tmblr, Pinterest).

Gli inserzionisti, inizialmente spaventati, stanno cominciando a fiutare i vantaggi di questo nuovo trend, anche perché spesso gli over 65 (almeno in Italia, ma non solo) possiedono un reddito più elevato dei 20-35enni.

Non mancano poi le aziende che stanno cercando di intercettare questo flusso di utenti creando dei social network ad hoc per la terza età, come Tapestry, molto usato nelle case di riposo negli Usa e in Australia.