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Facebook, finalmente un po’ più di privacy. Il nuovo menu di gestione dei dati personali

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Il social network consente ora agli utenti un maggiore controllo sulla privacy: in un’unica schermata è possibile vedere tutte le attività, cancellare i post passati, scegliere chi può vederli e scoprire quali sono tutte le app (esterne) alle quali cediamo i dati.

Facebook ha messo in un’unica schermata quello che prima si trovava in almeno 20 pagine differenti. Così finalmente gli utenti possono gestire meglio e in maggiore trasparenza i propri dati personali che fino a ieri erano nascosti dal social network.

Con la nuova sezione Collegamenti rapidi alla privacy, rivista soprattutto per i dispositivi mobili, è possibile:

  • Rendere più sicuro l’account: puoi aggiungere più livelli di protezione al tuo account, come l’autenticazione a due fattori. Se attivi questa opzione e qualcuno tenta di accedere al profilo da un dispositivo non riconosciuto da Facebook, verrà chiesta una conferma.
  • Controllare le informazioni personali: è possibile rivedere tutto ciò che hai condiviso ed eliminarlo se lo desideri. Per esempio i post che hai condiviso o cui hai risposto, le richieste di amicizia che hai inviato e le persone che hai cercato su Facebook.
  • Controllare gli annunci visualizzati: puoi gestire le informazioni che Facebook utilizza per mostrarti gli annunci cliccando su questo link. Queste preferenze spiegano perché visualizzi sulla bacheca determinate pubblicità ed è possibile effettuare modifiche.
  • Gestire chi vede i tuoi post e le informazioni del tuo profilo: è possibile per ogni post scegliere chi può vederlo, può essere pubblico o visibile solo agli amici oppure a determinati amici con esclusione di particolari nomi (genitori, figli, partner, datori di lavoro, ecc…). E poi è più rapido vedere tutte le informazioni scelte per descrivere il profilo.

Per gli utenti che navigano sul social network da desktop occorre cliccare qui, sulla schermata Impostazioni sulla privacy e strumenti, per prendere visione dei propri dati personali e scegliere quali rendere pubblici e quali non più.

Inoltre Facebook ha annunciato di lavorare alla semplificazione della procedura che consente agli iscritti di scaricare la copia di tutti i propri dati disseminati negli anni sul social network. Key4biz ne ha scritto prima che scoppiasse il caso CambridgeAnalytica. Sin dall’iscrizione Facebook tiene traccia di chat, video, messaggi, indirizzi Ip, carta di credito… per un totale di 70 categorie. Ecco come chiedere il backup dei vostri dati, la nostra guida.

Come scoprire a quali app (esterne) stiamo cedendo i dati

Il nuovo menu di gestione della privacy contiene l’elenco di tutte le applicazioni (esterne al social network) a cui accediamo con il nostro profilo Facebook (Facebook Login). Con un click, come ha fatto il sottoscritto, è possibile cancellarle tutte.

Nelle prossime settimane aggiornamento della policy sui dati

I fatti recenti “hanno dimostrato quanto lavoro dobbiamo fare per rafforzare le nostre policy, nelle prossime settimane aggiorneremo i termini di servizio e le nostre policy sui dati per meglio precisare quali vengono raccolti e come li usiamo”, hanno scritto Erin Egan, vicepresidente e Chief Privacy Officer, Policy and Ashlie Beringer, vicepresidente e viceconsigliere generale di Facebook.

Facebook anche dentro casa con il suo speaker digitale? Non è il momento giusto

Intanto, Facebook fa slittare l’attesa presentazione di nuovi prodotti per l’uso domestico, prevista per l’evento F8 del prossimo maggio. In particolare, secondo quanto riporta Bloomberg, la società, sotto pressione sul fronte della privacy, avrebbe messo in stand-by il lancio dei suoi smart speaker, il ‘maggiordomo vocale’ che raccoglie i comandi degli utenti e li esegue: da un acquisto su un sito alla ricerca sul web fino alla lettura della posta.

Come si sa gli Over the Top ora hanno iniziato a sfidarsi sugli speaker intelligenti. Con l’arrivo sul mercato di ‘HomePod’, il mercato è diventato il nuovo terreno di sfida tra Apple, Amazon e Google. Facebook era pronto a lanciare il guanto di sfida, ma ha capito che gli utenti, per il momento, non vogliono averlo anche dentro casa.