Cashless

ePayment, in arrivo scontrino e fatturazione elettronici

di |

Scontrino elettronico, fatturazione elettronica e incentivi alla moneta elettronica i temi centrali del decreto in materia fiscale che sarà presentato venerdì in Consiglio dei Ministri.

Dopo la smentita del Mef sull’ipotesi circolata ieri di un bollo per i versamenti bancari superiori ai 200 euro, cresce l’attesa per le novità in materia fiscale che saranno annunciate venerdì prossimo in Consiglio dei Ministri. Il decreto in materia si baserà su tre pilastri: scontrino digitale, fatturazione elettronica e incentivi per l’utilizzo della moneta elettronica. L’obiettivo del Governo è ridurre l’utilizzo del contante, per favorire la tracciabilità dei pagamenti in ottica anti-evasione. Le misure diventeranno operative nel 2017.

“Va colto positivamente lo spirito e l’impegno del Governo per la riduzione del contante in circolazione e di incentivazione della moneta elettronica – ha detto Sergio Boccadutri, deputato del Pd  autore della proposta di legge sull’epaymentSi tratta di un percorso che va fatto in maniera graduale, senza misure spot. I provvedimenti vanno presi alla luce degli interventi regolatori in materia di moneta elettronica in discussione a livello europeo, come ad esempio la MIF Regulation (Multilateral Interchange Fee), che produrrà sensibili riduzioni dei costi di commissione per i commercianti. Infine, è in dirittura d’arrivo la discussione sulla direttiva Ue relativa ai pagamenti elettronici, per standardizzare il settore a livello europeo”.

Nel dettaglio, il decreto in materia fiscale prevede che scontrini e ricevute digitali diventino obbligatori per commercianti, artigiani e professionisti a partire dal 2017, attraverso la memorizzazione e trasmissione telematica al Fisco degli incassi giornalieri via registratore di cassa e device mobili. Fra le altre misure, sono previsti incentivi fiscali per l’adozione del Pos.
Il secondo pilastro è la fatturazione elettronica, che sempre a partire dal 2017 permetterà al Fisco di tracciare tutti i pagamenti delle imprese incrociandoli con quelli presenti all’anagrafe tributaria.
Resta il giallo sul bollo previsto per i versamenti superiori a 200 euro, una misura circolata ieri ma prontamente smentita dal ministero.