Video in volo

Droni e telecamere, business da un miliardo di dollari?

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L’utilizzo dei droni coniugato a riprese video in volo sta decollando negli Usa grazie all’interesse di Hollywood e di diversi settori, fra cui quello agricolo. Intanto, si aspetta il rilascio delle norme da parte della Federal Aviation Administration nel 2015.

Droni e telecamere, un connubio che sta rapidamente decollando. Negli Usa, non solo Hollywood ha già cominciato a usare le macchine volanti per girare video e film, ma anche altri settori si stanno rapidamente attrezzando per adottare i nuovi robot e incorporarli nel business.

Un’attività, quella della produzione video in volo, che rappresenta il core business di Aerial Media Pros, azienda Usa fondata e guidata dall’ex marine Patrick Smith. E’ lui che nel 2009 ha deciso di puntare tutto sui droni in grado di fotografare e girare video aerei, coinvolgendo nel tempo 12 persone (fra cui due ex marine e professionisti del settore media) per sviluppare l’azienda, che oggi fattura già 700 mila dollari al mese e che presto, secondo le previsioni di Smith, potrebbe raggiungere il miliardo di ricavi annui.

Come? I droni prodotti da Aerial Media Pros hanno un prezzo compreso fra 700 dollari e 20 – 30 mila dollari, a seconda delle esigenze del cliente. Per le compagnie di produzione vide, il prezzo medio di un video dall’alto è compreso fra 5 mila e 10 mila dollari, comprensivo dell’affitto dell’aereo o dell’elicottero. Quindi, l’acquisto di un drone mediatico sarebbe un investimento più che ragionevole, vista la qualità dell’immagine. Sono due – “Tracers” con Taylor Lauthner e “Ride” con Helen Hunt e Luke Wilson, i titoli hollywoodiani di prossima uscita che hanno utilizzato telecamere montate su droni per girare.

Altri settori potenzialmente interessati a questa soluzione sono l’agricoltura – per il monitoraggio dall’alto dei campi – la caccia, la Polizia e il settore immobiliare, per fornire video dall’alto di aree e abitazioni. Per non parlare del settore governativo.

Anche le web company si stanno attrezzando: Google ha messo in cantiere l’uso di telecamere e droni per filmare le Sette Meraviglie del Mondo da aggiungere a Google Maps.

C’è da dire che il decollo definitivo del business è legato alla regolamentazione. La Federal Aviation Administration per ora ha vietato l’uso commerciale dei droni, per questo è sempre necessario chiedere un permesso speciale per farne uso, in attesa che norme chiare su altezza di volo e requisiti siano formalizzati con ogni probabilità nel 2015.