In un momento in cui ci si aspetta di avere 756.000 posti di lavoro vacanti nel settore tecnologico in Europa entro il 2020, due cittadini europei su 5 hanno poche digital skills, ovvero poche capacità digitali.
Dalle stime presentate dalla Commissione Europea, l’Europa è decisamente indietro riguardo le competenze digitali e nella formazione tecnologica. Infatti, l’esecutivo ha richiesto ai governi nazionali di aumentare nettamente le proprie offerte formative nel campo della tecnologia.
40% of Europeans still have low or no #DigitalSkills. New #EUSkillsAgenda to bridge this gap https://t.co/wy2mRHLQo2 pic.twitter.com/njCXG3cYbo
— DigitalSingleMarket (@DSMeu) 10 June 2016
Secondo questi dati, il 41% della forza lavoro dell’UE ha poco o nessun competenze digitali. I rumeni sono i meno istruiti in questo settore con il 74% della forza lavoro che non ha una corretta conoscenza di come utilizzare la tecnologia. D’altro canto, la forza lavoro del Lussemburgo ha segnato il miglior punteggio nella classifica stilata dalla Commissione.
Sempre secondo i dati, il 25,5% dei rumeni di età compresa tra 30 e 34 possiede un titolo d’istruzione superiore, rispetto alla media europea del 38,5%. In Lussemburgo, invece, la percentuale arriva al 50,5%.
28,2% of Europeans have above basic #digitalskills. More #DSMdata here https://t.co/a51KAjw22W #DigitalSingleMarket pic.twitter.com/teAt5Agmhs
— DigitalSingleMarket (@DSMeu) 10 June 2016
In un blog post pubblicato il 10 giugno, il commissario UE digitale Günther Oettinger e il vicepresidente della Commissione Andrus Ansip hanno scritto che “ci sono molti giovani che usano Internet ogni giorno, ma non hanno le competenze necessarie per convertire questo interesse in un lavoro vero e proprio.”
