Il bilancio

#ddaonline, Cardani (Agcom): ‘In sei mesi 108 istanze’

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Il presidente dell’Agcom Angelo Marcello Cardani a Roma al convegno su ‘Le nuove frontiere dell’innovazione tra diritto d’autore e brevetto’ traccia il bilancio dei primi sei mesi di attività dall’entrata in vigore del Regolamento: 108 le istanze presentate.

Meno infrazioni e maggiore consapevolezza dei danni prodotti dalla pirateria. A sei mesi dall’entrata in vigore del Regolamento Agcom sul diritto d’autore online (Scheda), il presidente dell’Autorità, Angelo Marcello Cardani, traccia il bilancio in occasione del convegno a Roma “Le nuove frontiere dell’innovazione tra diritto d’autore e brevetto”, organizzato dalla sinergica collaborazione tra la Direzione Generale per le Biblioteche, gli Istituti Culturali e il Diritto d’Autore del MiBACT e l’Università Europea di Roma, attraverso il Centro di Ricerca d’eccellenza per il Diritto d’Autore (CREDA). L’evento è inserito tra le iniziative del Semestre di Presidenza italiana del Consiglio UE.

“Sono senza dubbio diminuite le infrazioni ed è aumentata la consapevolezza rispetto alla fruizione di materiale illecito”, ha osservato Cardani mentre riguardo alla decisione del TAR di rinviare alla Corte Costituzionale la normativa primaria sulla quale si fonda il Regolamento, ha precisato che è stata “riconosciuta la nostra legittimità ad agire, ma continueremo con prudenza prima della pronuncia della Consulta”.

 

Al momento le istanze presentate all’Agcom sono a quota 108.

Il 42%, ha precisato Cardani, “riguarda immagini e fotografie, il che si sposa con le caratteristiche di visualità proprie del Web. Venti procedimenti di enforcement sono stati avviati per i casi gravi, il 40% delle istanze archiviate per adeguamento spontaneo, il 30% archiviate per vizi di procedibilità”.

Da segnalare anche che “otto casi di archiviazione del procedimento sono state stabilite perché si è ritenuto che la disabilitazione del sito fosse una misura sproporzionata rispetto alla violazione”.

Per il presidente dell’Agcom si tratta di un “bilancio positivo”: “La procedura ha retto e c’è stato un sicuro calo dell’illecito e un aumento della sensibilizzazione, che cambia la realtà più di quanto non possano farlo le 108 segnalazioni. Il Comitato per lo sviluppo di offerta legale ha inoltre aperto una seria discussione in questo senso”.

“Il Regolamento – ha commentato Cardani – ha alcuni principi di fondo: è orientato alla repressione delle violazioni massive, non coinvolge l’utente finale preservando la libertà dei singoli, non ci sono interventi d’ufficio ed è esclusa la deep packet inspection. Resta inoltre inalterata la supremazia dell’Autorità Giudiziaria. I risultati più importanti che abbiamo raggiunto sono senza dubbio quello riferito alla maggiore consapevolezza e sensibilità degli utenti rispetto a quella che è una pratica illecita ma che come tale non era percepita e quello riferito alle rimozioni spontanee di materiale illegale dalla rete. C’è stato un generale calo di accessi ai siti pirata, e particolarmente importante il calo di accesso ai siti in qualche modo coinvolti nelle nostre azioni.

Inoltre, ha aggiunto il presidente dell’Agcom, da non trascurare il fatto che l’Italia è uscita dalla watch list statunitense nella quale il nostro Paese figurava da 25 anni.

Tornando alla decisione del TAR, Cardani ritiene che “Le ordinanze riconoscono la correttezza dell’azione dell’Agcom, che all’Autorità spetta la competenza ad adottare provvedimenti di rimozione e oscuramento, che può esistere il doppio binario amministrativo e giudiziario. Insomma, ci danno ragione, ma vanno a monte a verificare se quell’azione che abbiamo legittimamente messo a punto non sia fondata su leggi che abbiano vizi di costituzionalità, una valutazione che spetta alla Consulta. Il che è molto diverso rispetto a tutta una serie di interpretazioni che ho letto in giro in queste settimane. In ogni caso, una volta avvenuta la valutazione di costituzionalità riprenderemo ad agire a pieno regime; certo ora continuiamo nella nostra azione, ma con prudenza, solo laddove ci sia reale urgenza”.