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dcx. Social media, i 3 errori che danneggiano la customer experience

di Dario Melpignano, Ceo di Neosperience |

Sono ormai lontani i tempi in cui i social media erano l’elemento più sottovalutato del funnel di marketing. Oggi tutti i brand vogliono essere online … ma avere un profilo Facebook non significa, di per sé, essere in grado di sfruttare al meglio le potenzialità del mezzo.

#dcx è una rubrica quotidiana dedicata alla Digital Experience a cura di Dario Melpignano, Ceo di Neosperience.
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Sono ormai lontani i tempi in cui i social media erano l’elemento più sottovalutato del funnel di marketing. Oggi tutti i brand vogliono essere online … ma avere un profilo Facebook non significa, di per sé, essere in grado di sfruttare al meglio le potenzialità del mezzo. Anzi, ancora troppe aziende commettono errori che rischiano di danneggiare la customer experience.

L’interesse crescente per i social media deriva, soprattutto, dall’enorme potenziale in ottica di inbound marketing, come referral per incrementare awareness, traffico e conversioni. La battaglia di like, share e retweet è presto diventata una questione di soldi, e l’evoluzione in ottica di social commerce non farà che rendere ancora più feroce la competizione.

Un passo falso e l’intera strategia di marketing rischia di saltare. A maggior ragione da quando i social media hanno trovato il loro habitat naturale nello smartphone, mostrando tutte le potenzialità per costruire engagement e rinforzare la fedelità dei clienti nei confronti del brand.

Motivo per cui il 70% dei manager dichiara senza mezzi termini che continuerà ad aumentare gli investimenti in social media marketing nei prossimi anni. Date le premesse, è evidente come un approccio strategico – non l’improvvisazione – sia l’unico modo per evitare le trappole che la gestione dei social media presenta.

Vediamo quali sono gli errori più comuni che danneggiano la customer experience:

  • Voler essere ovunque: è l’errore più comune, il voler essere presenti ovunque, a prescindere dall’effettivo valore aggiunto. Trova i network che si adattano meglio al tuo brand.
  • Abbandonare la pagina: quante aziende creano profili social per poi dimenticarli lì, abbandonati a se stessi? Se non offri contenuti interessanti e utili non costruirai mai una connessione con i tuoi clienti.
  • Trasformarsi in spam: per i social media, come per tutti i contenuti online, è ancora valida la legge 80/20. Concentra la tua attività su cose utili per l’utente, limitando la promozione al 20% di ciò che condividi.

Il confine che separa un brand davvero social da uno che si limita a ‘spammare’ è davvero sottile. Se lo superi, avrai spezzato un elemento chiave del customer journey.

Per approfondire:

http://blog.neosperience.com/5-content-marketing-facts-you-need-to-know-yes-they-are-true

http://blog.neosperience.com/how-social-commerce-war-will-change-retail-customer-experience

http://blog.neosperience.com/5-social-media-trends-that-will-define-customer-engagement-in-2015