l'intervista

‘Amazon va regolata, sì a web tax’. Intervista a Martin Angioni (ex Ceo in Italia)

a cura di Piero Boccellato |

Amazon sta diventando forse una macchina troppo potente? Ne abbiamo parlato con l’ex CEO di Amazon Italia Martin Angioni, e autore del libro Amazon dietro le quinte, (Raffaello Cortina editore).

Nonostante una crisi senza precedenti a causa dell’emergenza sanitaria da Coronavirus, le GAFA (Google, Apple, Facebook, Amazon) nei primi mesi del 2020 hanno guadagnato miliardi di dollari.

Tra queste c’è Amazon, la multinazionale di Jeff Bezos, che nel secondo trimestre fiscale 2020 mette in luce una crescita del fatturato del 40% a 88,9 miliardi di dollari, un utile netto trimestrale di 5,2 miliardi di dollari e un utile per azione di 10,3 dollari che si raffronta con i 5,22 dollari di utile per azione del secondo trimestre del 2019. In crescita sia le vendite in USA, del 43% a 55,4 miliardi, sia quelle al di fuori del mercato nordamericano, del 38% a 22,7 miliardi di dollari.

Anche Amazon quindi, non ha accusato il colpo della crisi pandemica. Anzi, proprio le misure di lockdown hanno spinto il pubblico ad effettuare più acquisti online e ad avvicinare magari anche chi ha sempre mostrato scetticismo verso l’eCommerce. Il risultato è che i 5,2 miliardi di dollari di utile trimestrale è il più grande mai registrato dalla società di Bezos nei suoi 26 anni di storia.

Amazon sta diventando forse una macchina troppo potente? Ne abbiamo parlato con l’ex CEO di Amazon Italia Martin Angioni, che ha guidato l’azienda in Italia dal 2011 al 2015 e autore del libro Amazon dietro le quinte, (Raffaello Cortina editore).

Martin Angioni
Martin Angioni intervistato da Key4biz nel 2014

Key4biz. Perché ha scritto il libro?

Martin Angioni. Per due motivi, principalmente: perché dopo aver lavorato per Amazon ho svolto consulenze per varie aziende, e mi sono reso conto sul campo che quello che avevo imparato lavorando per Amazon ha un valore. Bastava raccontassi qualche trascurabile dettaglio o aneddoto, e in tanti se ne meravigliavano. Ho capito che c’era abbastanza materiale originale.

In secondo luogo, credo sia una azienda rilevante per milioni, centinaia di milioni di consumatori e clienti di Amazon. Amazon sa molto di loro, mentre spesso loro non sanno che poco o nulla di Amazon. Di nuovo, questa asimmetria riguarda la nostra vita democratica di cittadini, prima ancora che clienti o venditori sulla piattaforma. La democrazia si basa sull’informazione, mentre le piattaforme digitali (tutte) sfruttano le asimmetrie informative.

Key4biz. Il fatturato di Amazon aumenta ogni anno del 30- 40%. C’è il rischio che in pochi anni controlli l’intero mercato?

Martin Angioni. Amazon cresceva negli ultimi trimestri prima di Covid del 20% circa anno su anno. Nel secondo trimestre del 2020, il primo tutto impattato da Covid, è cresciuta del 40%. Sono numeri impressionanti, quasi 90 miliardi di dollari in tre mesi, praticamente un miliardo al giorno. Fa impressione a che velocità Amazon stia chiudendo il distacco dal primo retailer mondiale, Walmart. C’è sicuramente da chiedersi se questi tassi di crescita siano sostenibili (in Q2 il business 3P +53%), e se si, che ne sarà della concorrenza.

Key4biz. La concorrenza appunto. Quando Amazon non avrà più concorrenti, manterrà i prezzi bassi allo stesso modo di come sta facendo adesso?

Martin Angioni. Amazon è l’operatore retail (e non solo retail, ovviamente, ma molto di più) più efficiente al mondo. Passa ai clienti una parte delle maggiori efficienze operative sotto forma di prezzi migliori di quelli della concorrenza. In questo modo continua ad acquisire nuovi clienti e a far crescere il fatturato più di chiunque altro. C’è da chiedersi se, una volta acquisiti tutti i clienti e sconfitta la concorrenza, avrà ancora bisogno di investire sui prezzi o non massimizzerà invece la redditività. Credo sia una domanda che tiene da tempo occupate le autorità Antitrust di molti Paesi.

Key4biz. A Jeff Bezos, chiamato recentemente a testimoniare davanti al congresso Usa, sono stati chiesti chiarimenti circa il fatto che i dipendenti di Amazon hanno utilizzato i dati sui venditori indipendenti sulla piattaforma dell’azienda per sviluppare prodotti concorrenti. Cosa ne pensa?

Martin Angioni. Su questo preciso punto sta investigando la commissione europea da parecchi mesi. La commissaria Vestager sembra piuttosto agguerrita. Nell’ultimo capitolo del libro fornisco alcuni esempi, citando fonti terze, di come storicamente Amazon abbia saputo sfruttare questo vantaggio.

Key4biz. Dunque Amazon dovrà essere regolata, prima o poi.

Martin Angioni. Credo di sì. Credo sia inevitabile. È solo una questione di quando questo avverrà, non di se. Sarà regolata, suppongo, come lo sono tutte le principali utility in tutti i Paesi in cui operano.

Key4biz. Quali sono le condizioni di lavoro dei corrieri e di chi lavora nei magazzini e nei centri logistici?

Martin Angioni. Amazon è un operatore estremamente efficiente sotto ogni punto di vista in tutti i settori in cui opera. È una azienda che chiede molto, ma dà anche molto. Di sicuro ci sono tante aziende che chiedono altrettanto ma danno molto meno ai propri dipendenti.

Insomma, a parte qualche noto e spiacevole episodio, non mi pare Amazon sia “condannabile” per comportamenti scorretti. Si pensi alla decisione di raddoppiare il salario orario minimo in US e UK a seguito delle critiche del senatore democratico Bernie Sanders. Provi a verificare se altre grosse aziende hanno seguito l’esempio di Amazon.

Key4biz. E’ Favorevole ad una webtax per i giganti del web?

Martin Angioni. Certamente si, credo sarà inevitabile, tanto più alla luce dell’impatto dell’epidemia Covid sui conti e sul debito dei principali paesi occidentali