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Come capire che sto consumando troppo gas?

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Non esiste una formula definitiva per calcolare il consumo giusto per una famiglia. E' comunque possibile fare una serie di valutazioni in modo da ottenere una stima precisa di quanto gas dovrebbe essere utilizzato. I parametri da considerare sono tre: il consumo per il riscaldamento; il consumo per l’acqua calda sanitaria; il consumo per la cucina.

Rubrica settimanale Sos Energia, frutto della collaborazione fra Key4biz e SosTariffe. Una guida per il consumatore con la comparazione dei prezzi dell’elettricità, del gas e dell’acqua. Per consultare tutti gli articoli, clicca qui.

La bolletta del gas, soprattutto se il gas viene utilizzato per il riscaldamento, può raggiungere un importo annuale decisamente elevato andando, quindi, ad incidere in misura significativa sul budget del proprio nucleo familiare. Dare un taglio alle spese è possibile. La riduzione dei costi legati alla fornitura di gas naturale può avvenire in due modi.

La prima soluzione è rappresentata dal taglio dei consumi. In questo caso, sarà necessario andare a modificare le proprie abitudini al fine di ottimizzare l’utilizzo del gas. Analizzare i consumi e capire se si sta consumando troppo gas permette di verificare se ci sono effettivamente dei margini per dare un taglio alla bolletta andando a ridurre l’energia utilizzata. Cambiando le proprie abitudini, puntando sull’efficienza e riducendo gli sprechi è possibile risparmiare.

La seconda strada per il risparmio passa per la riduzione del costo dell’energia. Questa soluzione è accessibile a tutti, semplicemente scegliendo una delle migliori offerte gas del mercato libero, facilmente individuabili grazie al comparatore di SOStariffe.it. Basteranno pochi secondi per verificare le tariffe più vantaggiose ed andare a minimizzare i costi della fornitura.

Ecco, quindi, come capire se si sta consumando troppo gas e come fare per ridurre la spesa andando a ridurre l’energia utilizzata e il costo del gas.

Come valutare il proprio consumo di gas

Il consumo di gas naturale in casa viene misurato tramite un apposito contatore, fornito ed installato dal distributore di zona dell’energia. Per ottenere informazioni precise in merito al proprio consumo è, quindi, possibile monitorare i dati del contatore (che possono essere poi comunicati al proprio fornitore per l’autolettura dei consumi). C’è però un modo ancora più semplice per verificare il proprio consumo di gas.

All’interno della bolletta inviata dal fornitore al proprio utente, infatti, c’è un’intera sezione dedicata all’analisi dei consumi. Tra le varie informazioni incluse in questa sezione c’è anche l’indicazione del consumo di gas effettivamente registrato. Questo dato può essere valutato per capire se si sta consumando troppo gas in rapporto alle proprie esigenze.

Non esiste una formula precisa per calcolare il consumo giusto per una famiglia. Nonostante ciò, è comunque possibile fare una serie di valutazioni in modo da ottenere una stima precisa in merito a quanto gas dovrebbe essere utilizzato. I parametri da considerare sono tre:

  • il consumo per il riscaldamento
  • il consumo per l’acqua calda sanitaria
  • il consumo per la cucina

Per riscaldamento

Per quanto riguarda il consumo per il riscaldamento, bisogna considerare diversi fattori a partire dall’efficienza dell’impianto, dall’isolamento termico dell’abitazione e dalla presenza di termostati. Per quantificare il consumo, inoltre, bisogna tener conto della zona geografica dove è situata l’abitazione e della superficie della stessa.

In linea di massima è possibile stimare i seguenti consumi annuali per il riscaldamento per un appartamento da 100 metri quadrati che presenta un isolamento termico sufficiente ed una caldaia di media efficienza:

  • consumo annuo di circa 1000 Smc all’anno a Milano
  • consumo annuo di circa 800 Smc all’anno a Roma
  • consumo annuo di circa 370 Smc all’anno a Palermo

Si tratta di una stima molto generica ma che può aiutare ad individuare un dato verosimile del proprio consumo annuo di gas per il gas naturale. Naturalmente, chi non utilizza il gas per il riscaldamento non dovrà tener conto di questo dato per la valutazione dei consumi della propria abitazione.

Acqua calda e cucina

Il secondo fattore è quello del consumo per l’acqua calda sanitaria. In questo caso, il parametro che influenza maggiormente questo dato è il numero di componenti del nucleo familiare. Un single consumerà circa 80 Smc all’anno per riscaldare l’acqua mentre una coppia arriverà sino a 140 Smc. Per una famiglia di quattro persone, invece, il consumo annuale potrebbe arrivare a 250 Smc.

Il terzo elemento da considerare è legato al consumo per la cottura. In questo caso si va da un minimo di 50 Smc all’anno per un single sino a 100 Smc all’anno per una famiglia di quattro persone. L’impatto del gas sulla bolletta è molto contenuto. In alcuni casi, questo parametro può anche essere trascurato vista la netta differenza rispetto al consumo legato al riscaldamento ed all’acqua sanitaria.

Ipotizzando di voler valutare il consumo annuo di una famiglia di quattro persone che vive in un appartamento di 100 metri quadrati a Milano e che utilizza il gas per il riscaldamento, l’acqua calda sanitaria e la cottura dei cibi. Complessivamente, il consumo annuale stimato per questo profilo sarà di circa 1350 Smc.

Ogni utente deve considerare in modo separato questi tre elementi per poter fare una valutazione completa relativa ai propri consumi. Se il dato effettivo sul consumo complessivo risulterà troppo elevato, bisognerà valutare tutte le opzioni disponibili per ridurre l’utilizzo dell’energia.

Come ridurre il proprio consumo di gas per risparmiare

Per ridurre l’importo della bolletta del gas è possibile ridurre la quantità di energia effettivamente utilizzata. Come facilmente riscontrabile analizzando le stime di consumo indicate nel paragrafo precedente, i fattori che incidono maggiormente sui consumi sono il riscaldamento domestico e l’acqua calda sanitaria.

Entrambi gli elementi sono collegati al funzionamento della caldaia a gas. Per questo motivo, la prima opzione da tenere in considerazione per ridurre il consumo di gas, senza rinunciare all’acqua calda ed al riscaldamento in relazione alle proprie esigenze, è quella di puntare su di una caldaia ad alta efficienza.

Sostituendo la caldaia di qualche anno fa con un modello nuovo, caratterizzato da un’elevata classe di efficienza, sarà possibile continuare ad utilizzare il gas per il riscaldamento degli ambienti di casa e dell’acqua sanitaria registrando un calo effettivo dei consumi. A fronte di una spesa iniziale legata all’acquisto di una caldaia, il risparmio sarà significativo.

Per quanto riguarda il riscaldamento, inoltre, ci sono altri fattori da considerare. Per ottimizzare i consumi, infatti, è necessario puntare sul corretto isolamento termico della propria abitazione. In particolare, gli infissi dovranno essere realizzati in modo da evitare la fuoriuscita di calore verso l’esterno.

In generale, è opportuno prendere tutte le precauzioni per un corretto utilizzo del sistema di riscaldamento. Utilizzando i termostati per regolare l’accensione e lo spegnimento, evitando di lasciare finestre aperte ed evitando di accendere l’impianto quando non necessario, sarà possibile ottimizzare i consumi e ridurre l’impatto del riscaldamento sulla bolletta.

Naturalmente, per tutte le fonti di consumi di gas (riscaldamento, acqua sanitaria e cottura), è fondamentale evitare gli sprechi di energia. Con un po’ di attenzione sarà possibile utilizzare solo l’energia di cui si ha realmente bisogno e risparmiare.

Come ridurre il costo del gas con le migliori offerte gas

Per dare un taglio alla bolletta del gas è possibile ridurre il costo dell’energia. A parità di consumi, dando un taglio ai costi del gas naturale sarà possibile ridurre drasticamente l’importo finale della bolletta. Una porzione rilevante della bolletta, infatti, dipende dai consumi registrati dall’utente che vengono poi moltiplicati per il costo del gas (espresso in €/Smc).

Nel mercato tutelato, l’utente non ha alcun controllo sul costo del gas. Nel mercato libero, invece, è possibile scegliere l’offerta giusta per risparmiare proprio in base al prezzo del gas naturale. Un discorso simile può essere fatto per l’energia elettrica. Per risparmiare, quindi, sarà sufficiente consultare il comparatore di SOStariffe.it per offerte luce e gas.

Basta inserire una stima dei propri consumi (il dato è stimabile tramite il tool integrato nel comparatore ma può essere facilmente ricavato anche dai dati sui consumi presenti nella bolletta) per avere indicazioni precise in merito alle tariffe più convenienti ed al risparmio ottenibile rispetto al mercato tutelato.

Un cliente tipo (consumo annuo di 1400 Smc di gas naturale con una fornitura situata a Milano) registrerà una spesa annuale di circa 980 euro restando nel mercato tutelato (considerando le tariffe applicate a gennaio 2021). Il passaggio al mercato libero con l’attivazione della migliore offerta disponibile consentirà di ridurre nettamente i costi, con un risparmio annuale di circa 120 euro.

Questa stima di risparmio è rapportata ad un “cliente tipo” ben preciso. Per le famiglie che registrano consumi maggiori, a parità di tutti gli altri fattori, scegliere il mercato libero e, in particolare, puntare sulle migliori offerte garantirà decine di euro di risparmio in più ogni anno rispetto al mercato tutelato.

Comparazione online

Con la comparazione online e l’indicazione di una stima corretta dei propri consumi sarà facile individuare le migliori tariffe da attivare. Una volta scelta l’offerta giusta, inoltre, l’utente potrà procedere con l’attivazione online, tramite il sito del fornitore, andando a semplificare al massimo l’intero iter per la sottoscrizione.

Per attivare un’offerta gas del mercato libero (ricordiamo che il passaggio dal mercato tutelato al mercato libero sarà obbligatorio dal 2022) basterà indicare i dati dell’intestatario della fornitura ed il codice PDR, facilmente recuperabile consultando una precedente bolletta. Se richiesti, inoltre, bisognerà comunicare le coordinate bancarie per la domiciliazione e dati di contatto come la mail o il numero di cellulare.

La procedura di attivazione della fornitura richiede poche settimane per il suo completamento. L’utente, dopo aver completato la richiesta di sottoscrizione online, non dovrà fare altro che attendere l’attivazione effettiva. Tutte le pratiche, infatti, saranno gestite direttamente dal fornitore.