Infrastrutture

Cipe, stanziati 198 milioni di euro per trasporti, mobilità ed efficienza energetica

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‘Cantieri in Comune’, dal Cipe via libera a 198 milioni di euro per finanziare 137 opere da far partire subito. Il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, ‘Abbiamo liberato i Comuni interessati dal patto di stabilità, i lavori devono partire al più presto’.

Definito dal Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) l’ammontare delle nuove risorse economiche a disposizione del programma ‘Cantieri in Comune’. Come ha spiegato in conferenza stampa il nuovo ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit), Graziano Delrio, saranno 198,6 milioni di euro i soldi disponibili per la chiusura dei cantieri e il completamento delle opere in 137 Comuni italiani.

Interventi di completamento “appaltabili entro il 30 aprile 2015 e cantierabili entro il 31 agosto 2015”, da far partire subito, che riguardano 27 opere nel Nord-Ovest, 9 nel Nord-Est, 20 nel Centro, 61 nel Sud e 20 nelle isole.

Iniziativa lanciata nel giugno del 2014 dal Presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, a cui hanno risposto 1650 Comuni per oltre 3300 richieste di interventi. “Dei tanti progetti arrivati, solo 137 sono risultati appaltabili e cantierabili, cioè pronti a partire già ad agosto, liberati dal patto da stabilità per iniziare subito i lavori”, ha spiegato Delrio, “le opere sono diverse e vanno dalle infrastrutture idriche, di trasporto e sociali agli interventi di messa in sicurezza del territorio”.

La lista dei Comuni è disponibile sul sito del Cipe – ha infine informato il ministro – mentre la distribuzione territoriale è frutto di un attento bilanciamento delle risorse, con 97 mln al Sud, 50 milioni al Nord-Ovest, 6 milioni al Nord-Est, 18 milioni per il Centro e 26 milioni di euro per le isole”.

Il 36% del valore dei cantieri riguarda strutture per il turismo e il tempo libero, il 19% edifici scolastici, il 16% infrastrutture per la mobilità e il trasposto, l’8% impianti sportivi, il 7% edifici pubblici, il 6% strutture sociali e assistenziali, il 5% reti idriche e di regimazione delle acque, il 2% opere di messa in sicurezza del territorio e l’1% reti per la distribuzione del gas.