Libri

Chi comanda il mondo

di |

Teorie, volti, intrecci.

Di Giorgio Galli, Mario Caligiuri

Rubettino editore

Data di pubblicazione: novembre 2017

ISBN: 9788849851724

Pagine: 234

Prezzo: € 16,00

Di fronte al disordine mondiale scaturito dalla caduta del muro di Berlino e degli attentati dell’11 settembre, ci si chiede con sempre maggiore insistenza se e chi comandi il mondo. I contributi si susseguono sempre più numerosi. Manca però finora una visione d’insieme che unisca gli indispensabili presupposti teorici con gli inevitabili effetti pratici, individuando relazioni e intrecci, che il più delle volte sono davanti agli occhi di tutti. Giorgio Galli, il decano dei politologi del nostro Paese, e Mario Caligiuri, studioso di intelligence e di élite, si sono interrogati su questo tema, riunendo fili dispersi e creando un originale quadro di insieme.

Emerge che la teoria del complotto, lungi dall’essere il risultato di lobby più o meno oscure, è probabilmente un alibi delle classi politiche contemporanee per mascherare le loro inefficienze e le loro impossibilità ad agire nel contesto della democrazia rappresentativa del XXI secolo.

Ed emerge soprattutto che probabilmente le persone che influenzano le sorti del pianeta non sono quelle che appaiono sugli schermi televisivi o di cui parlano i giornali, ma i manager delle multinazionali che operano nel mercato globale. E piuttosto che continuare nelle solite affermazioni generiche, si sono individuati i volti di questa élite circoscrivendola a 65 persone, sconosciute ai più ma che sono proprio quelle che influenzano di più il destino del mondo. Incrociando anche urticanti casi di cronaca, come Wikileaks e Panama Papers, oppure identificando un “roccioso cuore nero” del sistema finanziario, si sono approfonditi i rapporti tra queste persone e le società che dirigono con i principali media e atenei del mondo, che orientano idee e opinioni ai cittadini del pianeta. Di grande interesse, anche i rapporti con le agenzie di rating che in parte sono possedute dalle stesse multinazionali delle quali poi certificano l’affidabilità.