M-Payment

#Cashless: Europa prima al mondo nei pagamenti mobili. Italia fuori dai giochi

di Geronimo Emili, Presidente CashlessWay |

Dal Report ‘Mobile Payments Index’ un dato significativo: l’Europa è prima al mondo per il mobile payment, per ogni 100 transazioni online oltre 23  sono effettuate da smartphone. L’Italia nemmeno menzionata mentre l’Asia incalza.

#Cashless è una rubrica settimanale promossa da Key4biz e Waroncash.org.

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Ieri l’olandese Adyen ha pubblicato il consueto report “Mobile Payments Index” che si basa sull’osservazione delle transazioni web-based di oltre 3500 aziende. I dati raccolti sono relativi al periodo luglio-settembre, quindi precedenti all’annuncio di Apple Pay, novità che sicuramente darà un impulso notevole al settore dei pagamenti elettronici. Nel documento comunque emerge che l’Europa si attesta prima al mondo tra le aree che utilizzano il mobile payment: per ogni 100 transazioni online, infatti, oltre 23 sono effettuate utilizzando lo smartphone, contro le 21 per quadrimestre precedente. Ma non è un primato che l’Europa manterrà a lungo, considerato che è solo grazie a un +41% della Gran Bretagna che l’Asia non ha conquistato il primo posto, con le sue 17 transazioni mobile ogni 100 ma con una crescita rispetto al quadrimestre precedente di un impressionante 58%.

C’è un dato molto interessante che è costante in tutto il mondo e mette a confronto le transazioni con mobile e tablet, si nota infatti una netta tendenza ad acquistare beni fisici con tablet e servizi con smartphone che poi coincide con transazioni di importo medio/alto con quelle di piccola entità.

In tutto questo l’Italia non viene nemmeno menzionata considerato che i numeri generati nel Belpaese non sono confrontabili ancora con quelli dei cugini europei. Norme, strumenti e cultura hanno ancora tantissimo da fare per spingere l’utilizzo dei pagamenti elettronici in generale, smartphone in particolare. Ritengo che un grandissimo contributo potrebbero darlo i trasporti pubblici che con i suoi 2mld di euro l’anno incassati in banconote e monetine, oltre a risparmiare in gestione del cash, darebbero un impulso fortissimo soprattutto alla tecnologia NFC, più nota come contactless.

In Italia quindi un vero e proprio digital divide che la separa del resto dell’Europa ma che la rende diversa anche in casa sua, perché non si può negare l’enorme differenza di cultura e utilizzo tra nord e sud, tra target giovane e quello senior.

Un momento di riflessione di dibattito partecipato diverso dal solito è quello di domani alla Leopolda di Firenze al quale partecipo assieme a Sergio Boccadutri, deputato PD e a Marco di Cosimo alla guida di Moneynet una società del gruppo Bassilichi. Si tratta di un gruppo di lavoro al quale tutti sono invitati a partecipare per continuare a dare contributi utili alla diffusione dell’ePayment in Italia.