I rimborsi

Bonus mobilità, di nuovo tutti in coda. È questa la PA digitale?

di |

Già decine i messaggi in rete di persone che si trovano in coda. Qualcuno commenta secco: “Sito (ovviamente) in tilt”. Inizia così, come la volta scorsa, l’odissea online di chi richiede i rimborsi per l’acquisto di biciclette, anche elettriche, monopattini o altri mezzi per la mobilità sostenibile.

Dalle 09:00 di stamattina è stata riaperta la finestra per richiedere il rimborso per l’acquisto di una bicicletta, anche elettrica, o di monopattini, segway, hoverboard e servizi per la mobilità condivisa.

Nuova finestra per il bonus mobilità

Come per la prima fase, anche questa seconda parte subito con problemi tecnici di varia natura lamentati dagli utenti di rete, ma soprattutto con le interminabili code.

Va bene che in molti sono in smart working, quindi possono anche stare davanti al pc o lo schermo di uno smartphone e controllare di tanto in tanto se c’è qualche novità, ma per chi deve andare regolarmente al lavoro, alla maniera tradizionale, cioè uscendo di casa e recandosi in ufficio o in azienda, non è proprio agevole richiedere questo bonus mobilità.

Il ritorno delle code online

Sono le 09:00 è già sono in coda”, si legge in un commento alla notizia della nuova finestra per accedere ai rimborsi del bonus mobilità, pubblicata sul profilo Facebook del ministero dell’Ambiente.

La coda è in pausa”, scrive un altro. “E’ già inchiodato”, fa notare un utente alle 09:15.

Nella prima fase vedevamo quante persone avevamo davanti. Stamani dobbiamo attendere il nostro turno, che non sappiamo tra quanto arriverà”, si legge in altro commento ancora.

Su Twitter, invece, la gran parte dei post è sul tema. “Sono in coda da quasi un’ora…speriamo bene”.

Non si poteva prevenire questo disagio?

La cosa che colpisce è che dopo i pesanti disservizi patiti dagli utenti tramite il sito www.buonomobilita.it, ancora oggi, a distanza di tre mesi circa dalla prima finestra per accedere al bonus mobilità, ci troviamo a raccontare una storia che assomiglia molto a quella già narrata la volta scorsa.

Eppure, come si legge sempre sul profilo social del ministero, dal 9 novembre al 9 dicembre 2020 sono state anche effettuate le preregistrazioni, iniziativa, hanno spiegato, “servita unicamente a comprendere quante persone avrebbero partecipato alla seconda finestra, così da non escludere nessuno”.

C’è da chiedersi, avendo anche i numeri sotto mano, di un potenziale numero di utenti pronti ad effettuare la domanda online del bonus. perché non ci si è preoccupati di potenziare il servizio?

E’ questa la nostra PA digitale?

E’ questa la Pubblica Amministrazione digitale? Dove sono i vantaggi di usufruire di un servizio online rispetto agli uffici e le scartoffie da presentare fisicamente?

Almeno, in quelle occasioni, la fila la potevi vedere, la coda la contavi.

C’è da sperare che tutti coloro che al momento sono in coda riescano nel più breve tempo possibile ad ottenere il via libera.

Il sito è bloccato (ovviamente) e non è possibile procedere…”, ha pubblicato un utente di Twitter, taggando lo staff del ministero, forse sperando in qualche comunicazione.

Al momento, questa è la situazione.