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Bollette luce, per i consumi reali si paga solo fino al 38% del costo totale

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A chiarire l’incidenza dei consumi di energia elettrica sull’importo effettivo della bolletta arriva una nuova indagine di SOStariffe.it.

Rubrica settimanale Sos Energia, frutto della collaborazione fra Key4biz e SosTariffe. Una guida per il consumatore con la comparazione dei prezzi dell’elettricità, del gas e dell’acqua. Per consultare tutti gli articoli, clicca qui.

Nonostante le bollette dell’energia elettrica presentino una dettagliata sezione in cui viene riportata la suddivisione dei vari fattori che determinano l’importo finale, non sempre si ha un’idea chiara in merito alla composizione della bolletta. A determinare l’importo finale di una fattura per la fornitura di energia elettrica (o di gas naturale) ci sono diversi fattori. 

Il consumo effettivo di elettricità (espresso in kWh) determina solo una parte dei costi che l’utente deve affrontare. L’importo complessivo di una bolletta, infatti, è determinato dalla somma di diversi fattori come gli oneri di sistema, i costi di trasporto dell’energia e di gestione del contatore oltre che le imposte e l’IVA che vanno a completare la spesa. A tutti questi dati, inoltre, si aggiunge anche il Canone RAI ma solo per 10 mesi all’anno (con un importo mensile di 9 Euro). 

Bollette luce: i consumi effettivi

L’incidenza dei consumi di energia elettrica sull’importo della bolletta è limitata. In media, infatti, solo il 38% dell’importo complessivo che l’utente paga ogni anno per la propria fornitura di elettricità è dovuto al consumo effettivo di elettricità. La restante parte è legata agli altri elementi citati in precedenza, come gli oneri di sistema e le spese di trasporto dell’energia e di gestione del contatore.

A chiarire l’incidenza dei consumi di energia elettrica sull’importo effettivo della bolletta arriva una nuova indagine di SOStariffe.it. Il sito di comparazione di offerte, infatti, ha individuato una serie di profili di “cliente tipo” andando a calcolare il costo annuale di una fornitura di energia elettrica corrispondente all’attivazione della migliore tariffa disponibile sul mercato.

I risultati dello studio di SOStariffe.it

Successivamente, l’indagine ha analizzato i risultati andando a suddividere l’importo complessivo nelle varie voci di spesa di una bolletta energetica. Il risultato dell’indagine conferma che, in media, solo il 38% dell’importo da pagare di una bolletta di energia elettrica è effettivamente dovuto all’energia elettrica consumata, ovvero alla voce “Materia Prima Energia”. 

Ecco i dettagli: 

Per determinare l’incidenza dei consumi di energia elettrica sull’importo complessivo di una bolletta, SOStariffe.it ha considerato tre diversi profili di consumo. Per ogni profilo è stata calcolata la spesa annuale per l’elettricità in corrispondenza dell’attivazione della migliore tariffa del mercato libero. Da notare che l’indagine non ha considerato l’impatto del Canone RAI (pari a 90 Euro suddivisi in 10 rate mensili). 

I profili di consumo individuati dall’indagine di SOStariffe.it sono i seguenti: 

  • Single: consumo annuo di 1400 kWh
  • Coppia: consumo annuo di 2400 kWh
  • Famiglia di quattro componenti: consumo annuo di 3400 kWh

Single, coppia e famiglia

Un single, ovvero una tipologia di cliente che registra un consumo di energia elettrica contenuto nel corso di un anno solare (il dato stimato è di appena 1400 kWh), registra una spesa annuale di circa 290 Euro per la bolletta della luce andando ad attivare la migliore tariffa presente sul mercato libero. 

Come evidenziato dallo studio, solo il 38,19% del totale, ovvero 111 Euro circa, è legato al consumo effettivo e, quindi, alla voce Materia Prima Energia della bolletta. La restante parte viene suddivisa nelle altre voci della bolletta. In particolare, i costi di trasporto e gestione del contatore pesano per il 32,58%, con un totale di quasi 95 Euro, mentre gli oneri di sistema pesano per il 20,14%, per un totale di quasi 59 Euro. A completare i costi che questo profilo deve affrontare ci sono IVA e imposte che pesano per il 9% con un totale di 26,43 Euro. 

Il secondo profilo di consumo, la coppia, prevede un incremento netto dell’elettricità consumata durante un anno che passa da 1400 a 2400 kWh. In questo caso, l’attivazione della migliore offerta luce del mercato libero comporta una spesa annuale per l’elettricità pari a 407,83 Euro. L’incidenza dei consumi effettivi, quindi della voce Materia Prima Energia, sulla bolletta è pari al 37,7% per una spesa totale di 153 Euro. 

Per questo secondo profilo di consumo, c’è da considerare una spesa del 25,26% per quanto riguarda i costi di trasporto e gestione del contatore, con un importo complessivo di 103 Euro. Da notare anche un’incidenza del 24,6% per quanto riguarda gli oneri di sistema che comportano una spesa di 100,36 Euro. A completare i costi della bolletta ci sono IVA e imposte che comportano una spesa di 50,70 Euro con un’incidenza sul totale di 12,43%. 

Il terzo profilo di consumo individuato dall’indagine, quello della famiglia con quattro componenti, conferma ulteriormente come l’incidenza dei consumi di elettricità sull’importo complessivo della bolletta sia effettivamente limitata. Con un consumo annuo di ben 3400 kWh, infatti, il “peso” dell’elettricità effettivamente utilizzata sull’importo annuale da pagare da parte dell’utente si riduce ulteriormente. 

Gli oneri di sistema

I calcoli di SOStariffe.it confermano che il costo complessivo di una bolletta della luce in un anno è di 554 Euro. Solo il 35,47% di quest’importo è legato ai consumi effettivamente registrati di energia elettrica per un valore complessivo di 196,50 Euro. La restante parte va suddivisa tra vari fattori.

Gli oneri di sistema, in questo caso, incidono per il 25,67% con una spesa complessiva di oltre 142 Euro. I costi di trasporto e gestione del contatore, invece, incidono per un totale di 111 Euro con una percentuale del 20,10%. A completare i costi troviamo l’IVA e le imposte che comportano una spesa di 103 Euro con un’incidenza del 18,76% sul totale. 

Appare evidente, considerando i dati diffusi dall’indagine, che l’incidenza dei consumi di energia elettrica sulla bolletta è limitata e risulta essere inferiore al 40% per tutti e tre i profili di consumo individuati. Quest’aspetto non implica l’impossibilità per gli utenti di risparmiare. 

Dare un taglio alla bolletta è, infatti, possibile. Ecco come fare. 

Come ridurre l’importo della bolletta della luce

Per ridurre l’importo della bolletta e, quindi, le spese per la fornitura dell’energia elettrica in casa è necessario intervenire sulla voce Materia Prima Energia. Non potendo dare un taglio a quelli che sono i “costi fissi” di una bolletta, gli utenti devono verificare tutte le opzioni a propria disposizione per poter limitare questa voce della bolletta. 

Il risparmio passa per due diverse soluzioni. La prima opzione a disposizione degli utenti è rappresentata dalla riduzione dei consumi di energia. Tale riduzione può avvenire sia evitando gli sprechi di elettricità, potendo quindi particolare attenzione al modo in cui si utilizza l’energia elettrica, sia puntando sull’efficienza, per gli elettrodomestici e per il sistema di illuminazione. In questo modo è possibile contenere il quantitativo di energia utilizzato e quindi ridurre la spesa. 

La soluzione più efficace per la riduzione della bolletta passa però dalla riduzione del costo dell’energia elettrica. L’impatto della riduzione dei consumi sarà minimo se il costo dell’energia utilizzata continuerà ad essere elevato. Il risparmio in bolletta è, quindi, direttamente collegato alla scelta della tariffa per l’energia elettrica. Con un costo dell’elettricità (espresso in €/kWh) contenuto), sarà possibile dare un taglio netto alla bolletta. 

Chi è ancora nel mercato tutelato non ha alcun controllo sul costo dell’elettricità utilizzata, che viene stabilito da ARERA ed aggiornato ogni tre mesi. Passando al mercato libero, invece, sarà possibile individuare l’offerta più conveniente e ridurre al minimo il costo dell’elettricità, ottenendo un risparmio considerevole sia nel breve che nel lugno periodo. 

Risparmio sulle bollette: come scegliere le più convenienti

Per individuare le migliori soluzioni disponibili sul mercato libero è possibile consultare il comparatore di SOStariffe.it per offerte luce o, in alternativa, scaricare l’App di SOStariffe.it, disponibile su smartphone e tablet Android, iPhone e iPad. Con la comparazione delle tariffe, individuare l’offerta più vantaggiosa sarà molto semplice. 

La scelta dell’offerta più conveniente va fatta:

  • inserendo una stima dei consumi annui di elettricità; tale stima può essere ricavata da una precedente bolletta, consultando la sezione dedicata alle statiche della propria fornitura, oppure con il tool del comparatore
  • inserendo i dati relativi alla suddivisione dei consumi nelle fasce orarie per valutare la convenienza delle offerte biorarie e triorarie; tale dato è riportato in bolletta

A disposizione degli utenti che cercano una tariffa in grado di minimizzare i costi, il mercato libero mette a disposizione diverse soluzioni tariffarie. Ecco alcuni esempi:

  • tariffe con prezzo bloccato per un determinato periodo di tempo (di solito un anno ma talvolta anche due anni); queste offerte garantiscono una protezione nel lungo periodo per quanto riguarda i possibili aumenti del prezzo dell’energia
  • tariffe con sconto fisso rispetto al prezzo del mercato tutelato che viene aggiornato ogni tre mesi
  • tariffe che consentono l’accesso al prezzo dell’energia all’ingrosso (aggiornato su base mensile in base ad un indice di riferimento) a fronte del pagamento di un canone mensile fisso

Gli utenti hanno, quindi, tante opzioni a propria disposizione per poter individuare l’offerta luce più conveniente e minimizzare la componente Materia Prima Energia della bolletta. Minimizzando questa componente sarà possibile minimizzare anche l’importo complessivo della bolletta. 

Nonostante l’incidenza dei consumi sul totale da pagare ogni anno sia limitata, i margini di risparmio per tutti gli utenti sono significativi. La scelta della migliore tariffa rappresenta, in ogni caso, un elemento essenziale per il risparmio.