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Bandi di domanda pubblica intelligente, si parte dalla smart mobility

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Al via i nuovi bandi di domanda pubblica intelligente promossi dal Mise, con una dotazione iniziale di 50 milioni di euro per coprire le attività di ricerca e sviluppo, prototipazione e sperimentazione.

Migliorare la qualità della vita dei cittadini, l’efficienza dei servizi pubblici anche attraverso le tecnologie emergenti e stimolare l’innovazione di mercato, a questo servono i nuovi bandi di domanda pubblica intelligente, che potranno contare su un fondo iniziale da circa 50 milioni di euro.
I fondi copriranno le attività di ricerca e sviluppo, prototipazione e sperimentazione.

In base all’accordo di collaborazione firmato dal Ministero dello Sviluppo economico e l’Agenzia per l’Italia digitale, il primo di questi bandi sarà dedicato alla smart mobility con l’avviso “Fabbisogno di mobilità e specificità territoriali”.
 I bandi di domanda pubblica intelligente saranno pubblicati su appaltinnovativi.gov.it, la piattaforma per il “procurement d’innovazione”.

Il primo bando, dunque, si pone l’obiettivo di migliorare la vivibilità delle grandi e piccole città italiane, rendendole più attrattive a partire da un’idea diversa di mobilità, che prevede l’abbattimento del traffico dei veicoli e la riduzione dell’inquinamento.
La mobilità, si legge nella nota ufficiale dell’Agenzia, “rappresenta una dimensione fondamentale per l’innovazione industriale, il sistema energetico e la sostenibilità in senso ampio, che il Governo intende perseguire mediante l’adozione di misure coordinate anche a livello interministeriale per tutto il “sistema Paese””.
L’azione si inserisce in un quadro di interventi mirati, tra cui: l’Ecobonus per auto e motoveicoli, il pacchetto sperimentale per la micromobilità urbana, gli incentivi per le colonnine di ricarica e le prossime disposizioni a favore della mobilità ciclabile, elettrica e non.

I bandi di domanda pubblica intelligente sono stati istituiti con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del 31 gennaio 2019, firmato dal Ministero dello Sviluppo economico, che prevede l’avvio di procedure innovative, estremamente agili, che favoriscono un dialogo aperto con il mercato, incentivando lo sviluppo di soluzioni moderne e all’avanguardia, unite ad una razionalizzazione della spesa pubblica.

Dalla sanità, al turismo, passando per l’ambiente, sono diversi i settori che potranno beneficiare delle soluzioni avanzate, non presenti sul mercato, che saranno di volta in volta selezionate.
Imprese, startup e centri di ricerca avranno la possibilità di partecipare ai bandi presentando i loro progetti pensati per soddisfare i fabbisogni “smart” del Paese, individuati attraverso meccanismi bottom up, cioè fabbisogni di domanda pubblica intelligente provenienti dai territori.