Agenda digitale

Banda ultralarga, il Piano dell’Emilia Romagna per connettere distretti industriali e Comuni

di |

Connettività per tutti (dalla fibra al WiFi), realizzare data center e portare la PA nel cloud: sono queste le tre priorità dell’Agenda digitale dell’Emilia Romagna a cui lavorano Lepida e la Regione. Le nuove tratte e il ruolo di Open Fiber.

È Lepida che realizzerà l’Agenda digitale regionale, portando fibra ottica ad aree produttive e amministrazioni pubbliche. Più di 80 nuove tratte sono in fase di realizzazione per quasi 9 milioni di euro.

Il Piano per la banda ultralarga (BUL) dell’Emilia Romagna procede e alla fine coinvolgerà una popolazione di 1.133.574 persone, andando a connettere 760.498 unità immobiliari e 3.047 sedi della Pubblica Amministrazione (PA).

Secondo quanto previsto dall’Agenda digitale dell’Emilia Romagna (AdER), è Lepida, società in house della Regione, il soggetto preposto alla realizzazione delle “infrastrutture di dorsale”.

Ad oggi, si legge in una nota aziendale, “Lepida ha completato la realizzazione di 54 tratte per 2.1 milioni di euro, sta procedendo alla realizzazione di 25 tratte per 3.5 milioni, 23 tratte sono in attesa del rilascio dei permessi da parte di tutti gli Enti competenti per 2.6 milioni, altre 19 tratte hanno già i progetti approvati per 2 milioni, mentre per ulteriori 16 tratte sono in corso le progettazioni per 600 mila euro”.

Si tratta complessivamente di 137 tratte processate in meno di un anno e che impegnano 10,7 milioni di euro (fondi FESR e FEASR, con proprietà delle opere in capo a Regione Emilia Romagna).

Una grande opera di infrastrutturazione del territorio regionale, finalizzata a fornire massima connettività ai distretti produttivi, agli enti pubblici e alle unità abitative. Parliamo di target che sono quelli europei, cioè 100% di copertura a 30 Mbps entro il 2020 e il 50% di contratti in essere per i 100 Mbps.

Tre le priorità riconosciute dalla Regione:

infrastrutturazione a banda ultralarga (scuole, sanità, imprese, cittadini, ecc…); accesso digitale ubiquo nelle aree urbane (esigenza legata alla crescente connettività in mobilità, aumentando i punti di accesso al WiFi libero e gratuito (il piano EmiliaRomagnaWiFi), realizzando 1 punto ogni mille abitanti); infrastruttura data center e cloud per la PA (il progetto dei 4 datacenter territoriali, nativamente parte della rete a banda ultra larga di Lepida).

Infrastrutture, costituite da tubazioni e fibre ottiche, che immediatamente dopo la realizzazione vengono messe a disposizione di tutti gli operatori di telecomunicazione (i quali si trovano ad avere nuove infrastrutture senza dover effettuare alcun investimento in proprio, in quanto sono già stati effettuati dal pubblico).

La stessa Lepida le utilizza per fornire connettività alla PA del territorio, per fornire connettività alle aziende (secondo la LR 14/2014), mettendole a disposizione del concessionario selezionato da Infratel: “per completare le infrastrutture di accesso che deve realizzare per collegare tutte le unità immobiliari del territorio non già coperte, siano esse relative a cittadini che ad aziende”.

In questo caso il concessionario individuato e Open Fiber che, spiega in una nota Lepida, avrà diversi compiti, tra cui: “realizzare l’accesso portando BUL ad ogni unità immobiliare in aree bianche con l’eccezione delle case sparse, manutenere le nuove infrastrutture, concedere le infrastrutture realizzate di Telecomunicazione a tutti gli Operatori in modo eguale per tutti, secondo uno schema economico definito da Agcom”.