Trimestrale

Apple, il 2019 parte male. Perché l’iPhone non tira più (vendite a -17%) ma crescono i servizi?

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A crollare nel primo trimestre dell’anno sono stati i profitti (-16%) a 11,56 miliardi di dollari, mentre i ricavi sono scesi del 5% netto a 58,02 miliardi di dollari. Wall Street però tiene alto il titolo e l’ad Tim Cook può tirare un sospiro di sollievo grazie ai servizi (+16%).

Cupertino pubblica i risultati del secondo trimestre fiscale 2019, conclusosi il 30 marzo 2019, con una netta diminuzione di fatturato e utili. Apple ha registrato un fatturato trimestrale di 58 miliardi di dollari, con un calo del 5% rispetto allo scorso anno, e un utile trimestrale in calo del 10%.
Le vendite internazionali hanno rappresentato il 61% del fatturato del trimestre.

A pesare e parecchio è stato il tonfo nelle vendite degli iPhone (-17%) che rappresentano i due terzi circa del fatturato dell’azienda, cioè 31.05 miliardi di dollari. A crollare sono stati i profitti (-16%) a 11,56 miliardi di dollari, mentre i ricavi sono scesi del 5% netto a 58,02 miliardi di dollari.
Le previsioni per il terzo trimestre 2019 non sono comunque buone: fatturato fra i 52.5 miliardi di dollari e 54.5 miliardi di dollari.

Il tonfo di marzo è in continuità con i risultati negativi del primo trimestre fiscale di gennaio, quando le vendite degli iPhone, dopo dieci anni di straordinario successo, hanno cominciato a segnare negativi pesanti, tanto da far registrare perdite nei ricavi del 5% quasi.
Il punto più critico era ed è il mercato cinese.
Se a gennaio i ricavi dalla Cina hanno subito un taglio di 5 miliardi di dollari, oggi, ha spiegato in una nota Luca Maestri, CFO di Apple, “la situazione è in miglioramento e il taglio del prezzo degli iPhone in Cina ha sostenuto le vendite. Pensiamo che il miglioramento proseguirà anche nel terzo trimestre“.

In questo scenario negativo, l’amministratore delegato di Apple, Tim Cook, ha potuto alla fine tirare un sospiro di sollievo, perché la frenata delle vendite del gioiello di casa è stata almeno contenuta da una crescita record dei servizi (+16%) a 11,45 miliardi di dollari, il dato più alto degli ultimi sei anni, tra cui la vendita di applicazioni e la sottoscrizione del servizio di musica streaming.

Altro dato positivo è la reazione dei mercati, perché nonostante il trimestrale negativo, Wall Street ha registrato una crescita del 5% dei titoli nel mercato after hours. Dall’inizio dell’anno le azioni Apple in Borsa hanno guadagnato il 27%.
Abbiamo inoltre restituito agli azionisti oltre 27 miliardi di dollari attraverso riacquisti di azioni e dividendi”, ha dichiarato ancora Maestri in una nota aziendale.
Data la nostra fiducia nel futuro di Apple e il valore che vediamo nelle nostre azioni, il nostro Consiglio di Amministrazione ha autorizzato ulteriori 75 miliardi di dollari per il riacquisto di azioni. Stiamo anche aumentando il nostro dividendo trimestrale per la settima volta in meno di sette anni”.