L'appello

Agenda digitale, Matteo Renzi: ‘Centralizzare gli investimenti’

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Il presidente del Consiglio Matteo Renzi: ‘La banda larga è un settore nel quale si creeranno posti di lavoro nei prossimi decenni'.

“Centralizzare gli investimenti” e avviare un “processo di semplificazione” in materia di agenda digitale e banda larga.  “Ogni ministero ha la propria parte di investimenti – ha aggiunto Renzi – e li fa senza sentire il ministero accanto. Occorre Un’unica regia, con tempi certi e investimenti certi”.

Questo il messaggio odierno di Matteo Renzi, al termine di una visita all’Alcaltel Lucent (Alu) di Vimercate, dove il presidente del Consiglio ha ribadito che la banda larga è un “settore nel quale si creeranno posti di lavoro nei prossimi decenni.  Se non li facciamo qui non saremo credibili“. Il premier ha incontrato i sindacati di Alcatel Lucent, da tempo vittima di una pesante piano di tagli.

 

Secondo il premier è arrivato il momento di dimostrare “di essere capaci di investire sulla banda larga. Credo che dobbiamo smettere di parlarne e fare convegni. Bisogna che impariamo a semplificare, a centralizzare le spese e ad avere una regia unica che dia tempi certi: questa è l’agenda digitale. Un compito, quello di investire e far crescere la banda larga, che secondo Renzi è alla portata del nostro paese. 

Renzi ha poi colto l’occasione per rinfocolare il confronto degli ultimi giorni con il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker: “Non ho mai detto che la Commissione Europea è un covo di burocrati, ma adesso che lo hanno detto loro mi fa quasi pensare l’idea: se non vuole essere il luogo della burocrazia, ora ha la possibilità di dimostrarlo concretamente”.

Il capo del Governo ha invitato l’Esecutivo di Bruxelles a “liberare le risorse per innovazione, tecnologia, banda larga e prodotti di alta qualità tecnologica. Li liberi dal computo del Patto di stabilità. Ci consenta di investire: se davvero vuole essere tra quelli che non si chiudono nel recinto dorato della burocrazia, abbia il coraggio di dire che tutto ciò che viene investito per creare skills professionalmente rilevanti, reti di nuova generazione, prodotti tecnologici, tutto questo venga tolto dalle catene del Patto di Stabilità”.

Non più tardi di due giorni fa, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio illustrato i contenuti dell’accordo di partenariato sottoscritto con l’Ue nei giorni scorsi, per lo sblocco di 44 miliardi di fondi strutturali. “L’obiettivo del Governo è portare la copertura a 100 mega sul 50% del territorio nazionale e quella a 30 mega sul 100% del territorio nazionale”, ha precisato Delrio. (P.A.)