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A Bologna il supercalcolatore ‘Leonardo’. Viola (UE): “Sarà tra i top 5 al mondo”

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Risorse complessive per 240 milioni di euro: Viola, “Questo è il più grande investimento nel supercalcolo, nell’intelligenza artificiale, nel futuro digitale dell’Europa e dell’Italia”. Il supercalcolatore italiano avrà una potenza di picco di 270 petaflops, il 50% a disposizione della ricerca e delle imprese.

Presentato a Roma presso la Sala “Aldo Moro” del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il nuovo supercalcolatoreLeonardo”; il computer di classe pre-exascale, con elevatissime capacità di calcolo, che avrà sede a Bologna.

Per illustrare i dettagli relativi alla nomina dell’Italia quale Paese ospitante dell’innovativa struttura, nell’ambito delle azioni che l’Europa sta mettendo in campo per sostenere la diffusione dell’high performance computing, come volano di crescita e innovazione, hanno preso parte all’evento il Ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, il Direttore generale del Dipartimento delle Reti di comunicazione, dei contenuti e delle tecnologie della Commissione europea, Roberto Viola, e il Presidente del Consorzio Interuniversitario CINECA, Giovanni Emanuele Corazza.

Siamo orgogliosi e soddisfatti per questo risultato. È frutto di un lavoro di squadra, che vede questo Ministero coinvolto attivamente: investiamo 120 milioni per un progetto che riteniamo strategico, che guarda con decisione al futuro”, ha commentato il Ministro Bussetti.
Nelle prossime settimane è previsto il lancio della gara per l’acquisizione dei componenti della macchina. L’assemblaggio, la messa in opera e la fase di testing del computer, si legge in una nota del Miur, partiranno nella seconda metà del 2020 e si completeranno entro la fine dello stesso anno.

Questo è il più grande investimento nel supercalcolo, nell’intelligenza artificiale, nel futuro digitale dell’Europa e dell’Italia”, ha dichiarato il Direttore generale del Dipartimento delle Reti di comunicazione, dei contenuti e delle tecnologie della Commissione europea, Roberto Viola.
“Investiremo circa 900 milioni a livello europeo su tre grandi centri, tra i quali Bologna, e 5 di media taglia sparsi per l’Europa, per creare un’infrastruttura strategica digitale in Europa. L’obiettivo è realizzare i supercomputer più veloci al mondo. E le applicazioni sono infinite. Per dare un esempio: oggi per sintetizzare un farmaco nuovo ci vogliono 300 anni, con la nuova macchina basterà mezzora”.
“È una grande sfida per l’Europa e per l’Italia – ha precisato Viola – e siamo contenti di giocare questa sfida insieme. Fra poco entriamo anche nella corsa quantistica e speriamo di fare anche questa insieme. Perché la corsa al supercalcolatore è la nuova corsa allo spazio. E noi possiamo vincerla se mettiamo le forze insieme“.
Per questo tutti i centri europei saranno interconnessi con la rete europea Géant e in Italia il nodo di Bologna sarà connesso con un doppio collegamento a 100 Gbps con la rete GARR.

Oltre ai 120 milioni di euro annunciati dal Ministero, distribuiti su sette anni (2019-2025), altri 120 milioni di euro saranno messi a disposizione dalla Commissione europea, per un investimento complessivo di circa 240 milioni di euro.

Il supercalcolatore italiano avrà una potenza di picco di 270 petaflops – ha dichiarato il Presidente del CINECA Giovanni Emanuele Corazza – da sempre la missione di CINECA consiste nel dare sevizi di calcolo ad alte prestazioni alla comunità scientifica nazionale ed europea. Il risultato ottenuto è il frutto di una stretta collaborazione istituzionale e tecnica con MIUR, Regione Emilia-Romagna, INFN e SISSA”.
Il 50% della potenza di calcolo generato dalla macchina sarà a disposizione degli istituti di ricerca, delle università, ma anche delle aziende, del Paese ospitante; la parte restante, invece, verrà utilizzata dai Paesi partecipanti alla Joint Undertaking.

Il supercomputer, infine, consentirà di sviluppare approcci di medicina personalizzata e predittiva, potrà rendere più affidabili le previsioni meteo e prevedere eventi naturali catastrofici. Renderà possibile inoltre lo sviluppo di materiali sempre più tecnologici e la realizzazione di ricerche e prospezioni minerarie sempre più accurate, oltre che interventi nel campo della sicurezza nazionale/cybersecurity e dell’intelligenza artificiale.