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Aziende di scarpe: prima in classifica è Ferragamo

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L’Italia è al tredicesimo posto nel mondo e al primo posto in Europa per la produzione di scarpe: ogni anno l’industria della scarpa in Italia ne immette sul mercato ben 131 milioni di paia. Il settore vale complessivamente 14,3 miliardi di euro.

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Tod’s seconda, Geox terza. Il settore calzaturiero vale 14,3 miliardi

Le aziende che producono scarpe in Italia sono 4.152. Con ben 71.882 addetti il calzaturiero è uno dei pilastri del settore produttivo italiano con un fatturato annuo complessivo che nel 2019 è arrivato alla cifra record di 14,3 miliardi di euro rispetto ai 10,72 del 2020, anno critico della pandemia. Quell’anno sono sono state prodotte 130,7 milioni di calzature, il 27% in meno rispetto al 2019: 48,4 milioni di scarpe non sono state realizzate.

La classifica delle aziende di scarpe italiane

Ma quali sono le principali aziende calzaturiere italiane? Sopra trovate il grafico con la top10 delle più grandi aziende di scarpe. Al primo posto troviamo la casa di moda Salvatore Ferragamo con un fatturato al 2021 di 1.135.520 euro. La creazione di calzature, per la casa fondata nel 1927 a Firenze, rappresenta il 42,8% dei ricavi, poco meno della pelletteria che con il 43,6% è la categoria merceologica principale della casa. Il gruppo Ferragamo è anche attivo nella creazione di prodotti in seta e altri accessori, nonché profumi per uomo e donna. Al 31 dicembre 2021 il Gruppo conta più di 3.800 dipendenti e una rete di 674 punti vendita monomarca.

Tod’s, 884 milioni di fatturato nel 2021

Il secondo posto è occupato invece da Tod’s l’azienda controllata dalla famiglia Della Valle che detiene anche i marchi Hogan, Fay e Roger Vivier. Il fatturato dell’azienda, che ha conquistato con il suo stile informale celebrità come Lady Diana, George Clooney e Julia Roberts, è pari a 884 milioni di euro nel 2021. Una curiosità: l’intuizione a Diego Della Valle delle caratteristiche suole Tod’s formate da 133 piccole sfere, avvenne durante il suo ritorno in Italia alla fine degli Anni Settanta osservando i mocassini che calzava il pilota dell’aereo sul quale viaggiava. Una volta rientrato a Milano cerco di riproporre proprio quel modello reinterpretandolo in chiave fashion.

Geox, ecco com’è nata la scarpa che “respira”

La “scarpa che respira” detiene invece il terzo posto. Stiamo parlando naturalmente di Geox. Anche in questo caso l’azienda, con un fatturato di 608,9 milioni di euro nel 2021, nasce in seguito a un’intuizione. Questa volta siamo in Nevada agli inizi degli Anni Novanta, dove durante un’escursione il fondatore dell’azienda Mario Moretti Polegato ha l’intuizione di bucare le suole delle sue scarpe per permettere il passaggio dell’aria. Poco dopo tornato in Italia brevetterà l’idea. Dal 1995, anno della sua fondazione, Geox ha brevettato ben 55 tipi diversi di suole e tecnologie di traspirazione per indumenti.

Il distretto marchigiano delle aziende di scarpe

Subito dopo il tridente Ferragamo, Tod’s, Geox troviamo il Gruppo Imac proprietario dei marchi Primigi, Igi&Co e Enval Soft. Fondata nel 1975 dai fratelli David e Renato Mazzocconi è il primo calzaturificio del distretto calzaturiero delle Marche. Dalla sua fondazione ha venduto 9.730.000 paia di calzature e 6.100.000 capi di abbigliamento. Imac conta 12.000 dipendenti e una rete di 400 negozi monomarca. Nel 2020 l’azienda ha fatturato 270 milioni di euro.

Campania, prima Regione del calzaturiero

Infine qui sopra la classifica delle Regioni dove si registra la maggiore concentrazione di aziende di scarpe. La Campania con il 22,6% è la prima in classifica seguita dalla Lombardia con il 10,5% e dal Lazio con il 9,6%.

Quanto vale il mercato delle scarpe

L’Italia è al tredicesimo posto nel mondo e al primo posto in Europa per la produzione di scarpe: ogni anno l’industria della scarpa in Italia immette sul mercato ben 131 milioni di paia di scarpe e secondo il centro studi di Mediobanca, le cose sono destinate a migliorare.

Oggi il valore mondiale del mercato delle scarpe (previsioni 2022) è di 320 miliardi di dollari e il primo posto in classifica è detenuto dalla Cina, anche per via dell’immenso mercato interno. Oltre a essere il primo produttore europeo, l’Italia è anche prima per produttività: ogni addetto “vale” ben 69mila e 300 euro di fatturato. Altri dati di Mediobanca: in Italia il prezzo di un paio di scarpe è mediamente di 42,6 euro, ogni anno una persona compra 4 paia di scarpe e spende mediamente 170 euro.

I dati si riferiscono al: 2022
Fonte: Assocalzaturifici-Confindustria Moda