Twitter: troppo debole la crescita degli utenti. Il titolo crolla

di Alessandra Talarico |

A pesare maggiormente sull’andamento del titolo (che negli ultimi tre mesi ha lasciato sul terreno il 40% del suo valore) i timori legati alla debole crescita del numero degli utenti, passati da 241 milioni dello scorso trimestre a 255 milioni.

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Le azioni di Twitter sono scese ieri al livello più basso dalla quotazione in Borsa (-11%) negli scambi after-hours, nonostante i ricavi – che si sono attestati a 250 milioni di dollari – abbiano battuto le attese degli analisti (di 241,5 milioni). La perdita netta è stata di 132 milioni di dollari (23 cents per azione) contro i 27 milioni 21 cents per azione) di un anno prima.

 

A pesare maggiormente sull’andamento del titolo (che negli ultimi tre mesi ha lasciato sul terreno il 40% del suo valore) i timori legati alla debole crescita del numero degli utenti, passati da 241 milioni dello scorso trimestre a 255 milioni. La crescita su base annua si attesta al 25% – contro il 30% registrato nello stesso periodo dello scorso anno – ma l’incremento rispetto al trimestre precedente è solo del 6%, che è un dato migliore rispetto al +4% registrato nel trimestre precedente, ma non abbastanza da rassicurare gli investitori.

Il 78% degli utenti, comunica il sito, accede da dispositivo mobile, e questo potrebbe essere letto come un dato positivo, perché è anche da questo che si misura, ormai, la popolarità e la redditività di un sito: la pubblicità rappresenta l’80% delle vendite totali di adevrtising. Ma la debolezza della crescita del numero di utenti conferma, secondo gli investitori, che i nuovi prodotti lanciati per conquistare il pubblico più giovane non hanno fatto presa. A ciò va aggiunto che gli utenti del sito non sono troppo attivi (e quindi ‘monetizzabili’ a fini pubblicitari). Secondo recenti stime, infatti, il 44% dei 983 milioni di account Twitter esistenti non ha mai inviato un tweet. Solo il 30% degli account ha inviato tra 1 e 10 tweet, mentre solo il 13% degli account complessivi (126 milioni) ha superato la soglia dei 100 tweet.

 

Cerca di minimizzare il Ceo Dick Costolo, secondo cui questo trimestre è stato “molto forte”, caratterizzato da una crescita dei ricavi alimentata dal “maggiore coinvolgimento e dalla crescita degli utenti”.

Quanto alla reazione degli investitori, Costolo li ha incitati a guardare alla “ampia strategia” messa in atto dalla società che comprende – sul versante mobile – i servizi di mobile advertising basati sulla piattaforma MoPub, acquisita lo scorso anno per 350 milioni di dollari.

“Con l’integrazione di MoPub raggiungiamo più di un miliardo di utenti Android e iOs ogni mese, chef a di Twitter una delle principali piattaforme di mobile ad exchange al mondo e l’unica con le dimensioni adeguate per offrire un’app nativa per la pubblicità”, ha aggiunto.

 

Per il prossimo trimestre, Twitter attende ricavi compresi tra 270 e 280 milioni di dollari, in linea con le attese degli analisti e un Ebitda rettificato  tra 25 e 30 milioni.

Per l’intero anno, i ricavi dovrebbero attestarsi tra 1,2 e 1,25 miliardi e un Ebitda rettificato tra 180 e 205 milioni.