Netflix, l’accordo con Disney fa tremare la Tv tradizionale. L’offerta si sposta sempre più su internet

di Raffaella Natale |

La compagna ha già annunciato che intende comprare anche i diritti dei film di Sony.

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La notizia che Netflix, pioniere dei servizi di video on-demand in streaming, ha acquistato i diritti esclusivi per trasmettere i film Disney, ha messo in stato d’allarme il mercato dell’audiovisivo.

La maggiore preoccupazione è del canale a pagamento Starz, che negli Usa detiene i diritti per i film Disney (tra cui i film di animazione della Pixar e immagini dei super eroi Marvel), sino al 2016.

A partire dal 2016, infatti, la compagnia offrirà, per tre anni, ai propri abbonati, in esclusiva, i film di Disney, Pixar e Marvel, dopo solo 7-9 mesi la loro uscita al cinema, anche prima dei canali premium. Il servizio sarà disponibile su diverse piattaforme: tv, pc, tablet, smartphone…

 

Anche se i termini dell’accordo non sono stati resi noti, gli analisti di Janney Montgomery ritengono che Netflix potrebbe pagare circa 350 milioni di dollari all’anno per i film Disney.

Un investimento che peserà sulle casse di Netflix, già appesantite da altri accordi di distribuzione.

Da qualche mese la società ha grosse difficoltà di fronte a un rallentamento della crescita dei suoi abbonati (al momento 25 milioni negli USA e 30 milioni nel resto del mondo contro i 20,7 milioni di Starz, ndr) e per via dell’arrivo di nuovi player sul mercato dei contenuti in streaming.

Il CEO Reed Hastings deve fare i conti anche con le pressioni esercitate da Carl Icahn, che possiede il 10% del capitale e spinge per la vendita.

 

E’ la prima volta che uno studios del calibro di Disney volta le spalle ai canali premium come HBO (Time Warner) o Starz (Liberty Media Corp).

 

Un’ulteriore conferma che ormai gli investimenti vanno in direzione del consumo di contenuti on-demand. Un trend che inquieta i canali televisivi a pagamento.

“E’ un coraggioso passo in avanti per la televisione su internet“, ha detto Ted Sarandos, Chief Content Officer di Netflix.

“Siamo estremamente orgogliosi che un’icona come Disney stia collaborando con noi“, ha spiegato Sarandos, che non ha fatto mistero della sua intenzione di comprare anche i diritti dei film prodotti da Sony, una volta scaduto, nel 2016,  il contratto con Starz.

 

Attualmente, la società possiede i diritti non esclusivi per i film di Paramount Pictures, Lionsgate e Metro-Goldwyn-Mayer, attraverso un accordo con il canale a pagamento Epix. Mentre per quanto riguarda i suoi diritti cinematografici esclusivi, sino ad oggi riguardavano solo studi indipendenti come Relativity Media e DreamWorks Animation.

 

Il servizio di streaming di Netflix costa 8 dollari al mese, mentre reti via cavo come HBO, vanno dai 13 ai 18 dollari.

 

Starz ha già fatto sapere che investirà maggiormente in contenuti autoprodotti, come del resto sta già facendo HBO, seguendo una linea che gli ha permesso di fidelizzare il suo pubblico con produzioni in grado di competere, in termini di qualità, col cinema.

 

L’operazione di Netflix gli garantirà di aver maggior presa sulle famiglie, che più difficilmente disdicono gli abbonamenti, con una programmazione più ricca per i bambini.

 

Secondo Morgan Stanley, “Netflix si sta concentrando sulla costruzione di catalogo di contenuti molto vario, rivolto ai bambini, un target con gusti relativamente omogenei”.