Sony presenta il piano di rilancio: manovra da 750 mln di euro e ritorno in utile dal prossimo anno

di Raffaella Natale |

Quattro i core business: fotocamere, giochi, dispositivi mobili, e apparecchiature mediche.

Giappone


Kazuo Hirai

Come anticipato nei giorni scorsi, oggi il CEO di Sony ha ufficialmente presentato il piano di risanamento della compagnia e confermato i 10 mila licenziamenti da qui al marzo 2013, pari al 6% della forza lavoro complessiva (Leggi Articolo Key4biz).

Con una perdita per l’esercizio 2011-2012 stimata in 520 miliardi di yen  (quasi 5 miliardi di euro) e dopo 4 anni di fila in rosso, Sony non ha altra scelta che rivedere il perimetro delle proprie attività e ridurre i costi fissi, ha spiegato il CEO Kazuo Hirai. I tagli al personale riguarderanno essenzialmente gli asset che la compagnia ha deciso di cedere.

 

Il costo di questa ristrutturazione è stimata in 75 miliardi di yen (quasi 750 milioni di euro).

“La mia mission è quella di risanare Sony“, ha detto Hirai, insistendo in particolare sulla necessità di rafforzare i core business del gruppo, come l’elettronica di largo consumo, e la produzione dei televisori, in rosso da anni ormai, che conta di far tornare in utile per l’esercizio 2013-2014.

 

Kazuo Hirai, al vertice del gruppo dal mese scorso, ha detto di voler raggiungere un fatturato di 8.500 miliardi di yen (80 miliardi di euro) per l’esercizio 2014-2015 e un margine operativo di oltre il 5%. Al termine, Sony spera tra l’altro di portare a 100 miliardi di yen le vendite nel campo medico.

 

Il gruppo sta rivedendo completamente la sua catena di approvvigionamento e la struttura dei costi associati. In questo contesto, ha già ceduto la propria partecipazione del 50% alla joint-venture S-LCD, fondata con il concorrente sudcoreano Samsung Electronics.

“L’intenzione è quella di ridurre del 60% i costi fissi dell’attività dei televisori tra il 2011-2012 e 2013-2014“, ha precisato il CEO Hirai.

Sony taglierà anche del 40% il numero dei modelli Tv proposti, puntando maggiormente sullo sviluppo tecnologico e migliorando il canale di produzione.

 

La compagnia, tra l’altro, che incassa già circa l’80% delle entrate fuori dal Giappone, prevede un aumento della domanda di prodotti elettronici nei Paesi emergenti, che rappresentano un importante potenziale di clientela ma dove la concorrenza è anche molto feroce.

Allo stesso tempo, il gruppo intende porre l’accento sulle attività considerate promettenti, come quella delle apparecchiature mediche e scientifiche per le quali può vantare tecnologie all’avanguardia.

 

Per il prossimo futuro Sony prevede di investire in quattro campi: fotocamere digitali, giochi, dispositivi mobili, app e servizi, e apparecchiature mediche.

Per il resto conta soprattutto di cedere le attività ritenute no core e costituire delle partnership come, per esempio, nel campo delle batterie per automobili o di stoccaggio dell’energia.