Diritto d’autore: stop al Regolamento Agcom in attesa dell’audizione di Corrado Calabrò in Senato

di Raffaella Natale |

L’audizione del presidente dell’Autorità, che si prospetta molto delicata, è in calendario per mercoledì 21 marzo.

Italia


Corrado Calabrò

Slitta la delibera Agcom sul diritto d’autore online. Si sarebbe appreso che ieri in Consiglio l’Autorità ha deciso di rinviare la decisione finale sul regolamento per aspettare l’audizione del presidente Corrado Calabrò nelle Commissioni congiunte Cultura e Trasporti del Senato, in programma il 21 marzo prossimo.

Secondo quanto deciso, tra quella data e metà maggio, quando scadrà il mandato degli attuali Commissari dell’Agcom, la delibera dovrà tornare in Consiglio. L’iter è concluso, dopo l’acquisizione dei pareri con le consultazioni pubbliche, e si attende solo il voto finale. Contrario all’approvazione sarebbe solo il Commissario Nicola D’Angelo, che in Consiglio avrebbe nuovamente rimarcato l’inopportunità di intervenire in via amministrativa su un tema, che negli altri paesi viene regolamentato con provvedimenti di legge.

 

La maggioranza del Consiglio, tra chi spinge per un’approvazione rapida e chi non trova particolari motivi di contrarietà, sarebbe però favorevole ad un via libera.

 

La bozza di regolamento ha sollevato diverse polemiche, in particolare nel mondo del web, soprattutto per il potere concesso all’Autorità di rimuovere dalla rete contenuti ritenuti in violazione delle norme sul diritto d’autore, pur essendo prevista in ogni momento del procedimento la possibilità per le parti di ricorrere alla magistratura, sospendendo l’iter. In particolare gli Isp temono di dover assumere il ruolo di sceriffi del web, sebbene sull’argomento sia intervenuta più volte la Corte di Giustizia Ue, sostenendo che è contrario al Diritto Ue imporre agli internet service provider (Leggi Articolo Key4biz) o ai social network (Leggi Articolo Key4biz) sistemi di filtraggio per prevenire il downloading illegale.

 

Negli ultimi giorni si erano anche diffuse voci sulla volontà del governo di Mario Monti e anche del Parlamento di giungere finalmente a una riforma strutturale.

Ragione per la quale Vincenzo Vita (Pd), Felice Belisario (IDV), Marco Perduca (Radicali) e Flavia Perina (FLI) hanno inviato una lettera all’Authority per esprimere la loro “preoccupazione” per “un possibile conflitto tra la centralità e la esclusiva competenza del Parlamento in materia legislativa e il lavoro dell’Agcom“. (Leggi Articolo Key4biz)

I parlamentari sottolineano all’organo garante che spetta solo all’Assemblea legislativa tradurre il confronto avviato in norme primarie.

 

Martedì poi Luigi Vimercati (Pd), segretario della commissione Lavori pubblici, e Vincenzo Vita hanno chiesto un’audizione del presidente Calabrò sull’annunciato regolamento in materia di diritto d’autore.

“Prima di eventuali decisioni dell’Agcom – hanno dichiarato Vimercati e Vita – riteniamo utile ascoltare dal Presidente Calabrò qual è il punto di approdo dell’istruttoria compiuta dall’Autorità su una materia così delicata e dibattuta”.

 

La riforma è ormai urgente e improcrastinabile. Ma l’argomento alquanto spinoso.

Ricordiamo, infatti, la protesta sull’emendamento Fava, poi bocciato (Leggi Articolo Key4biz), ma andando oltre i confini italiani, il caso dell’ACTA sul quale s’è registrata una forte mobilitazione europea (Leggi Articolo Key4biz) oppure oltreoceano le due proposte di legge SOPA e PIPA, che sono state per il momento accantonate dopo un duro scontro internazionale dove hanno avuto la meglio le web company (Leggi Articolo Key4biz), almeno per il momento.

Segno inequivocabile che il diritto d’autore è tema caldo e sicuramente dominerà gli scenari mondiali per tutto il 2012 mentre la Ue dovrà approvare la Direttiva sul copyright enforcement.