Progetto Moonshot: HP si allea con AMD e ARM per battere Intel

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Il progetto ambisce a realizzare server a basso consumo energetico che consentiranno alle aziende di consumare l’89% di energia in meno e il 94% di spazio in meno, riducendo i costi complessivamente del 63%.

Stati Uniti


Cloud servers

HP si allea con ARM, AMD e Calxeda per sviluppare dei server ad alta efficienza energetica in grado di contrastare il predominio di Intel nel settore.

Il progetto, battezzato ‘Moonshot’, prevede lo sviluppo di server per la gestione di servizi cloud su larga scala, come quelli di Facebook e Twitter, ad esempio.

 

All’alleanza a quattro con la britannica ARM, l’americana AMD e la startup Calxeda – da cui dovrebbero quindi nascere infrastrutture meno voluminose di quelle attualmente utilizzate per far fronte alla crescita del traffico internet – parteciperanno anche imprese specializzate nello stoccaggio, le reti e i software.

 

I primi server sperimentali dovrebbero essere disponibili nel primo semestre del prossimo anno.

I chip a basso consumo energetico basati sull’architettura ARM sono montati nella maggior parte degli smartphone e dei tablet. I microprocessori Intel, più potenti di quelli del concorrente, consumano molta più energia.

Per fare un confronto, i chip ‘quad-core’ ARM consumano 1,5 watt, mentre i processori Xeon di Intel consumano 45 watt.

Intel controlla circa l’80% del settore dei Pc e dei server, ma in base agli ultimi dati IDC, la sua quota di mercato nel settore dei processori laptop è scesa all’82,3% nel terzo trimestre, dall’85,6% di tre mesi prima, mentre quella di AMD è passata dal 13,7% al 17,6%.

 

L’obiettivo di HP è di permettere alle aziende di risparmiare sui costi informatici. La crescita esponenziale del traffico internet legata ai dispositivi mobili accresce il consumo energetico dei data center e le aziende di settore stanno quindi cercando di migliorare l’efficienza energetica per ridurre i costi.

 

Secondo HP, i nuovi server permetteranno alle aziende di consumare l’89% di energia in meno e il 94% di spazio in meno rispetto agli attuali server, riducendo i costi complessivamente del 63%.