il summit

Digital Regulation Forum, cosa può apprendere l’Europa dalla Cina?

di |

Tenutosi il 28-29 Aprile a Londra, il 9º Digital Regulation Forum è stato un punto d'incontro tra l'Europa e la Cina nello sviluppo di un mercato sempre più digitale.

Il Nono ‘Digital Regulation Forum tenutosi il 28-29 Aprile a Londra, ha riunito alcuni tra i più alti ‘player’ a livello decisionale, principali investitori internazionali e leader del settore per un seminario di due giorni sulle ultime questioni politiche e regolamentari che riguardano l’economia digitale.

Il Forum è stato dedicato alla ‘Rivoluzione Digitale Junker’. La nuova serie di riforme che sono state messe in atto dal Presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker. Il 6 maggio, la Commissione presenterà un programma molto ambizioso, finalizzato alla realizzazione di un mercato unico digitale per l’Unione europea, nel tentativo di porre fine alla frammentazione attuale nei 28 mercati nazionali. Questo è esattamente ciò che gli investitori chiedono in questi giorni, insieme a una maggiore chiarezza, prevedibilità del quadro normativo e il consolidamento attraverso operatori industriali.

Per la prima volta in un seminario digitale europeo, è stato riservato alla Cina uno spazio di primo piano. ChinaEU ha tenuto un ‘panel’ interamente dedicato a Internet e al mercato delle telecomunicazioni, svelando alcune dei ‘ricette’ che hanno consentito all’industria digitale cinese il sorpasso di alcuni paesi del mondo. L’obiettivo? Dare all’Europa una scossa, in modo da far procedere avanti questo processo di sviluppo, così da trovare il giusto equilibrio tra la garanzia della concorrenza e plasmare la politica industriale per attirare più investimenti in un settore che si basa unicamente sul potenziamento delle infrastrutture.

L’Europa rappresenta quindi lo status quo. Mentre la Cina rappresenta il cambiamento. L’ Europa è caratterizzata da una serie di necessarie negoziazioni tra paesi membri per raggiungere un consenso unanime, anche se quest’operazione richiede una quantità di tempo notevole. La Cina, simile al modello Statunitense, gode dei benefici di un governo centrale, in grado di garantire che il progresso normativo si adatti tempestivamente a un mercato in rapida evoluzione. Questo significa una solo cosa: mentre l’Europa è impegnata a parlare, la Cina si sta muovendo avanti.

La Cina, che è a oggi il secondo mercato di telecomunicazioni più grande su scala globale, è anche il più grande mercato per internet e telefonia mobile. Tutto questo, insieme alla rapida crescita del settore dell’ e-commerce, fa capire che il paese del Sol levante ha la ricetta vincente che gli garantisce risultati impressionanti nell’arena digitale. Con una manciata di ‘player’ nel settore delle telecomunicazioni, che hanno l’abilità e il ‘know-how’ per sviluppare l’infrastruttura di rete, con una chiara visione per il futuro, che si traduce in un meccanismo di regolamentazione trasparente, la Cina deve essere presa ad esempio.

L’industria cinese, rappresentata nel ‘panel’ da China Mobile e ZTE, ha presentato le ultime novità del settore, sostenendo che ha ancora molto da imparare da Europa e Stati Uniti, soprattutto in termini di management internazionale. Non sfuggono però le capacità innovative cinesi. Un esempio è quello che Alibaba e Tencent stanno facendo nel settore bancario elettronico tramite Alipay e Webank, fornendo quindi piccoli prestiti ai singoli consumatori e alle piccole imprese, cosí colmando una lacuna importante nel sistema creditizio nazionale.

Mentre tutti gli occhi sono puntati sull’Europa, sulle promesse fatte e l’attuazione sulle riforme digitali necessarie, che saranno rivelate al pubblico il 6 maggio, lo stesso giorno Cina e Europa festeggeranno il loro 40 ° anniversario di rapporti diplomatici.

Per l’occasione, Federica Mogherini, responsabile dell’UE per gli affari esteri, sarà in visita a Pechino per discutere con i leader politici della Cina e di alcuni rappresentanti del settore. La sovrapposizione di questi due importanti eventi può essere interpretato come l’apertura di una nuova serie di opportunità tra Europa e Cina, facilitato dalla ,de-facto, armonizzazione del mercato digitale europeo, insieme all’ “Internet Plus” la strategia della Cina che mette internet al centro della futura struttura economica.