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5G, la connettività non basta. Le aziende vogliono anche i servizi

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Gli operatori rischiano di perdere gran parte dei ricavi del 5G se limiteranno l'offerta a connettività e infrastrutture.

Gli operatori non stanno ancora capitalizzando i loro investimenti in 5G anche perché nel segmento aziendale i clienti si aspettano una serie di servizi a completamento della mera connettività, che per ora non sono ancora stati standardizzati. Al momento, i cosiddetti Communication Service Provider (CSP), vale a dire gli operatori, non possono ancora contare su un ecosistema di partnership a tutto tondo per fornire una gamma di soluzioni e applicazioni completa nel segmento aziendale.

Aziende pronte

E’ questa in sintesi la tesi sostenuta in un report realizzato dalla società di analisi Omdia, secondo cui da una parte le aziende sono già pronte a raccogliere e fruire dei nuovi servizi potenzialmente offerti dal 5G, ma per ora non ottengono ancora un’offerta pacchettizzata completa perché gli operatori sono ancora troppo concentrati esclusivamente con la fornitura di connettività.

Enterprise 5G Innovation Tracker

La prova di questo problema per gli operatori deriva dall’analisi dell’Enterprise 5G Innovation Tracker di Omdia, che raccoglie le evidenze di 300 contratti 5G conclusi da diverse aziende. Di questi soltanto il 21% è stato gestito da un operatore, mentre il 32% è stato gestito da team interni alle aziende clienti. Alcuni accordi non hanno coinvolto per nulla alcun operatore, in particolare il settore automotive ha messo del tutto da parte gli operatori. Altri progetti sono stati gestiti da un ventaglio più ampio di soggetti, fra cui system integrator e vendors.

Al momento quindi quello del 5g e dei suoi Vertical è un mercato alquanto frammentario e vede il rischio di un coinvolgimento decrescente dei carrier.

Secondo previsioni di Omdia, il mercato dei servizi 5G per le imprese – comprensivo di connettività, hardware, soluzioni/applicazioni – potrebbe valere fino a 13,2 trilioni nei prossimi 15 anni. Una quantità di denaro enorme da guadagnare, ma anche da perdere.

Il rischio per gli operatori è di limitare l’offerta soltanto all’aspetto della connettività e dell’infrastruttura, perdendo i proventi maggiori che derivano dall’offerta di servizi e soluzioni verticali.