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5 tecnologie rivoluzionarie diventate obsolete nel 2019

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Dal cercapersone al fax, dal floppy disk alle chiavette USB, dai dischi in vinile alle musicassette: quali sono le tecnologie un tempo rivoluzionarie e ora ritenute obsolete?

Il cercapersone

Inventato nel 1950 a New York e utilizzato negli anni ’80 e ’90, il cercapersone, in inglese pager, era un apparecchio elettronico portatile che permetteva la trasmissione di brevi messaggi, solitamente il numero del chiamante. In Italia era venduto col nome commerciale di Teledrin, termine poi diventato sinonimo stesso di “cercapersone”.

Alla fine degli anni ’80 vi erano 60 milioni di utenti muniti di cercapersone in tutto il mondo; nel giro di un decennio, però, la sua popolarità è stata rapidamente superata dal telefono cellulare. Attualmente non è più possibile utilizzarlo, essendo tale sistema di telecomunicazioni non più operativo (in Italia dal 2005).

Il floppy disk

Il floppy disk era un tempo onnipresente: dalla metà degli anni ’90, in tutto il mondo ne venivano venduti annualmente oltre 5 miliardi. Prodotto per la prima volta da IBM negli anni ’70 e conosciuto anche come “dischetto” o “floppy”, era un supporto di archiviazione su disco di tipo magnetico che ha rivoluzionato l’industria del software.

Per la prima volta, infatti, i programmi potevano essere caricati sui dischi e venduti direttamente ai consumatori. Gli utenti, inoltre, potevano salvare i propri file e documenti sul nuovo supporto: considerando che, in quegli anni, la maggior parte degli ambienti informatici non era collegata in rete, i floppy disk rappresentavano il mezzo principale per trasferire dati tra computer.

Sempre più piccolo e contemporaneamente più capiente, il suo sviluppo è proseguito fino all’inizio degli anni ’90 ma, quando la distribuzione del software è migrata gradualmente verso i CD-ROM e hanno fatto la loro comparsa le pen drive USB, i floppy sono divenuti obsoleti e sono stati eliminati dal mercato. Non sono più prodotti dal 2011.

Il videoregistratore

Nato nella seconda metà degli anni ’50, il videoregistratore consentiva la registrazione di un segnale video, in particolare quello dell’antenna televisiva, e la sua riproduzione. La registrazione avveniva soprattutto mediante il sistema VHS, sigla di video home system, introdotto nel 1976 dalla JVC e divenuto rapidamente lo standard per i videoregistratori da tavolo. Il VHS utilizzava supporti di memorizzazione basati su nastro magnetico: le videocassette.

Questo supporto, divenuto estremamente popolare negli anni ’90, consentiva anche la distribuzione e la circolazione di film, che potevano essere acquistati o noleggiati in appositi negozi. L’azienda americana Blockbuster era la più grande catena di noleggio e vendita di videocassette al mondo, disponendo di 9.000 esercizi distribuiti in 25 Paesi. Oggi rimane un solo negozio, nella città americana di Bend, nell’Oregon.

Difatti, sul finire degli anni ’90, l’introduzione dei DVD ha ridotto inesorabilmente la quota di mercato del VHS, entrato ufficialmente tra le tecnologie del passato nel luglio 2016, quando anche l’ultima azienda rimasta al mondo a produrre videoregistratori VHS, la società giapponese Funai Electric, ne ha terminato la produzione.

Il walkman

Il primo luglio del 1979 nasceva un nuovo modo di ascoltare la musica, grazie ad un rivoluzionario dispositivo: il Walkman della Sony. Per la prima volta le persone potevano, attraverso l’utilizzo di cuffie, ascoltare i loro brani musicali preferiti mentre erano in movimento. I lettori di cassette, in realtà, esistevano già da diverso tempo, ma non erano molto portatili, dato che arrivavano a pesare quasi due chili.

Si stima che siano stati venduti oltre 385 milioni di Walkman in tutto il mondo. Anche la domanda delle musicassette aumentava vertiginosamente, tanto da superare le vendite dei dischi in vinile.

L’evoluzione del Walkman è proseguita (nel 1984 il Walkman D-50 è stato il primo lettore CD portatile al mondo), ma l’invenzione dell’iPod della Apple nel 2001 e la diffusione della musica in streaming hanno fatto perdere, di colpo, il primato che Sony deteneva da lungo tempo nel settore dell’audio portatile.

Il fax

Il telefax (o più semplicemente fax), sistema di trasmissione e riproduzione d’immagini a distanza, funzionante mediante apparecchi collegati alla rete telefonica, raggiungeva la sua popolarità verso la metà degli anni ’70, diffondendosi una decina di anni dopo in tutto il mondo.

L’apparecchio era costituito da uno scanner che analizzava l’immagine, da un modem che la convertiva in impulsi, poi trasmessi sulla linea telefonica, e da una stampante che permetteva di ricevere i documenti. Oggi, sostituito dalla posta elettronica, il fax viene utilizzato di rado, soprattutto nella sua versione “virtuale”, attraverso servizi on–line che permettono di ricevere fax nella propria casella e–mail e di inviarli via Internet senza più carta né inchiostro.

L’importanza del vintage

Vi sono molte altre tecnologie dimenticate, poiché oramai superate, come l’autoradio con mangianastri, la macchina fotografica a pellicola o il telefono a rotella. Alcuni di questi prodotti sono ancora utilizzati, proprio in virtù del loro essere ritenuti vintage: ad esempio il giradischi, mai abbandonato dagli audiofili più accaniti, è tornato di moda negli ultimi anni.

L’avvento dello smartphone

Dagli anni ’90, con le prime vendite di smartphone, passando per il lancio del primo iPhone nel 2007, il “telefono intelligente” ha sostituito, integrandoli, diversi oggetti come le calcolatrici, i navigatori satellitari, le foto e videocamere, gli orologi, i videogiochi, i registratori audio e gli apparecchi musicali portatili, le sveglie, le torce elettriche e persino gli album fotografici e i libri.

Considerando poi che oltre 32 milioni di italiani utilizzano ogni mese dispositivi mobili per collegarsi a Internet, questi device stanno sostituendo persino molte delle attività che prima si eseguivano su di un computer.

Il prossimo futuro

Nei prossimi anni altre tecnologie che oggi riteniamo indispensabili scompariranno. Con l’aumento dell’archiviazione nel cloud, le chiavette USB non saranno più necessarie, così come le macchine fotografiche, considerato il continuo miglioramento della tecnologia fotografica degli smartphone.

I tablet, poi, finiranno probabilmente per sostituire i computer portatili e, con la diffusione dello streaming online, anche la televisione via cavo potrebbe conoscere la sua fine. Visto il proliferare della tecnologia di guida assistita, come l’avveniristico autopilot della Tesla, le autovetture a guida non autonoma potrebbero sparire dalle strade entro il 2030, così come la patente, perché non più necessaria. La tecnologia eliminerà del tutto anche il denaro contante, spostando l’intera economia verso la moneta digitale.

La tecnologia cambierà sempre più velocemente

Considerando che il tasso di adozione di nuove idee raddoppia ogni decennio, e tenendo presente la tendenza della tecnologia a superarsi esponenzialmente divenendo nel contempo meno costosa e pertanto più accessibile, dovremo ben presto dire addio a chissà quanti altri prodotti, caduti nel frattempo nella “morsa” dell’obsolescenza tecnologica: i nostalgici sono avvisati.